La lucidità disarmante con cui ​Said Machaouat ha ammesso l'omicidio di Stefano Leo
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La lucidità disarmante con cui ​Said Machaouat ha ammesso l'omicidio di Stefano Leo

La lucidità disarmante con cui ​Said Machaouat ha ammesso l'omicidio di Stefano Leo

Stefano Leo
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"Volevo uccidere un ragazzo, una persona la cui morte avesse una buona risonanza, non un quarantenne di cui poi non avrebbe parlato nessuno - ha raccontato ai carabinieri. - Quella mattina ho comprato i coltelli in un supermercato, erano colorati e con il simbolo della Svizzera. Sono costati circa 10 euro. Me ne sono subito liberato tenendone soltanto uno, il migliore per quello che avevo deciso di fare".
"Ho aspettato che passasse quello giusto - ha aggiunto Said - anche se in realtà non so neppure chi stessi davvero aspettando. L'ho preso alle spalle, impugnando il coltello con la mano sinistra. Poi mi sono girato e ho visto che faticava a respirare. Siamo saliti insieme percorrendo i gradini che portano in strada, lui si è accasciato mentre io sono andato via camminando velocemente".
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