AGI - Per mesi è stata un’ombra imprendibile, un miraggio capace di beffare i varchi elettronici del Centro Storico con la spavalderia di chi si crede invisibile. Oltre 130 violazioni accumulate tra giugno e dicembre, una pioggia di sanzioni ignorate e quegli accessi sistematici nelle Zone a Traffico Limitato che hanno finito per accendere un campanello d'allarme negli uffici della Polizia Locale di Roma Capitale. Non era solo indisciplina, era una sfida perfetta al sistema.
Il piano era diabolico nella sua semplicità: una targa clonata alla perfezione, gemella di quella appartenente a un ignaro trentaseienne casertano, proprietario di un veicolo identico per marca e modello. Mentre l'originale presentava ricorsi disperati contro multe mai prese, la copia correva libera per le strade della Capitale. Ma l'ingegno dei truffe ha trovato pane per i suoi denti nell'abilità investigativa degli agenti del GPIT (Gruppo Pronto Intervento Traffico).
L'indagine e la cattura della "Jeep fantasma"
Con un lavoro di precisione chirurgica, gli agenti hanno incrociato dati, orari e varchi, ricostruendo le abitudini della "Jeep fantasma". Un puzzle di passaggi elettronici che ha portato i caschi bianchi a tendere la trappola definitiva nel quartiere San Lorenzo. Durante un servizio di appostamento mirato, l’auto è stata intercettata e bloccata.
Le scoperte del controllo
Al volante è stata sorpresa una donna di 44 anni, ma la sorpresa più grande è arrivata dai documenti: la conducente guidava senza patente dal 2012, anno in cui le era stata revocata. Il controllo approfondito ha rivelato un capolavoro di illegalità: numero di telaio alterato, totale assenza di copertura assicurativa e, naturalmente, quella targa contraffatta che aveva messo in scacco la città per mesi.
Le conseguenze legali dell'operazione
L'operazione si è conclusa con il sequestro del mezzo e la denuncia della donna e del proprietario del veicolo, un ventinovenne, per falsificazione e utilizzo di atti contraffatti. Un colpo magistrale della Polizia Locale che ha tolto dalla strada un mezzo pericoloso e irregolare, ponendo fine a un carosello di illeciti su cui le indagini promettono di scavare ancora a fondo.