AGI - Scontri a Torino tra manifestanti e polizia al corteo per l’Askatasuna, con le parti che sono venute a contatto in corso Regina Margherita all’altezza di via Vanchiglia, a pochi metri dall’ingresso dell’Askatasuna. I manifestanti hanno cercato di forzare il cordone composto dagli agenti, che hanno risposto azionando l’idrante e lanciando fumogeni.
Cassonetti incendiati, lanci di fumogeni, fuochi pirotecnici e bottiglie verso la polizia.
Il video degli scontri
Guerriglia urbana
Scene di guerriglia urbana a pochi metri dal centro città, con i manifestanti che si stanno ricompattando dopo gli scontri avvenuti in corso Regina Margherita. “È ancora lunga, non ce ne andremo dal quartiere”, dice un manifestante in testa al corteo.
Dopo gli scontri il corteo si dirige in centro
Il corteo composto da circa 5mila persone, si sta dirigendo verso la chiesa Gran Madre, in pieno centro città, vero obiettivo dei manifestanti. Le camionette della polizia presidiano la vicina piazza Vittorio Veneto, affollata di persone. “Questa giornata non finisce qua, ce ne saranno altre. La paura non risiede tra noi, non é tra noi giovani” dicono i manifestanti, sempre più vicini al centro.
La partenza del corteo
Oltre 2mila persone si sono ritrovate davanti a Palazzo Nuovo, la facoltà di Lettere a Torino, per il corteo organizzato dopo lo sgombero del centro sociale Askatasuna. Altre mille si sono aggiunte col passare delle ore.
Numerose le forze di polizia in tenuta antisommossa a presidio dei varchi d'accesso alle vie del centro città. Il corteo si sta dirigendo adesso verso il fiume Po, con le camionette della polizia che seguono passo passo i manifestanti.
Il messaggio dei manifestanti
"Oggi non è un funerale, oggi dobbiamo fare vedere che siamo più di loro. Saremo sempre nelle strade, nelle scuole, nelle università, in Val di Susa, la libertà è ciò che vogliamo" è stato dichiarato dagli altoparlanti.
Presenti anche gli osservatori di Amnesty
Ci sono anche gli osservatori di Amnesty International al corteo organizzato a Torino dopo lo sgombero de centro sociale Askatasuna. I circa 3mila manifestanti si stanno dirigendo verso corso Regina Margherita, dove ha sede il centro sociale. Ingenti le forze di polizia a presidio delle arterie centrali della citta'.
La Lega, "feccia rossa, va trattata come terroristi"
"Lanci di razzi, pietre, bottiglie e assalti continui contro le forze dell’ordine. Le immagini degli antagonisti che attaccano gli uomini in divisa a Torino sono vergognose. Scene di guerriglia e di violenza inaudita". Lo afferma Silvia Sardone, vice segretario della Lega.
"I delinquenti di Askatasuna e degli altri centri sociali presenti vanno trattati come terroristi. Sono organizzazioni criminali che perseguono, ormai quotidianamente, azioni eversive contro le forze dell’ordine e contro le istituzioni. Quindi, come succede in altri Paesi, vanno messi fuori legge e considerati come gruppi terroristici. È indegno che la sinistra difenda ancora questi violenti e che, soprattutto, li abbia coccolati fino ad ora cercando pure di regalargli un immobile. C’è ancora chi, come il sindaco Lo Russo, che ieri parlava ancora di patto di collaborazione e regolarizzazione. Pd e compagni - conclude - oggi dopo questo spettacolo di violenza inaccettabile dovrebbero chiedere scusa e dissociarsi immediatamente da questa 'feccia rossa' che cerca di uccidere chi rappresenta lo Stato”.