AGI - "Concordo che nella ricostruzione ci siano delle incongruenze… sembra il film 'Vieni avanti cretino'. Alessandro Di Paolo ha avuto un ruolo da pr, nel senso che mi ha presentato alla proprietà, e credo stia cercando anche altri imprenditori interessati". Sono le parole del regista Giuseppe Moroniti, titolare della Romana Film, la società entrata nell’Ancona Calcio.
Nell’intervista all’AGI racconta i suoi rapporti con Alessandro Di Paolo, indagato dalla procura di Roma nell’inchiesta su Banca Progetto e sui finanziamenti ad alcune società di calcio, tra cui Ternana e Triestina.
Moroniti non evita le domande e tiene a chiarire che è lui a essere entrato nell’Ancona e che Di Paolo non ha alcun ruolo nella sua società. Su questo punto stanno comunque svolgendo verifiche i militari della Guardia di Finanza: l’ipotesi investigativa è che dietro alle società che avrebbero aiutato Ternana, Triestina e Ancona possa esserci proprio l’imprenditore romano.
"Smentisco che nell’Ancona ci sia Di Paolo e che la Romana Film sia sua, perché il proprietario sono io – spiega Moroniti –. Non lo definirei un millantatore: non entra lui direttamente, ma fa entrare me, segnalandomi la società". Per quale motivo? È un benefattore? "No, non è un benefattore. È uno che avrebbe potuto prendere la società, ma non l’ha presa", aggiunge.
Rimane però il dubbio sul ruolo di Di Paolo nell’Ancona e nella 'Romana Film', e sul motivo per cui sia stato coinvolto anche nell’inchiesta sulle altre squadre. "Bisognerebbe chiederlo ai magistrati. Probabilmente, siccome Di Paolo è indagato per Triestina e Ternana, nel momento in cui sui giornali escono notizie che riportano il suo possibile ingresso nell’Ancona è normale che si accendano i fari", spiega Moroniti.
"Da quello che so io Di Paolo non ha dato soldi all’Ancona – prosegue –. Sono socio da pochissimi giorni: premettendo che non ho ancora avuto accesso alla contabilità, dato che l’atto alla Camera di Commercio non è stato ancora trascritto, posso dire che una società senza debiti, in una piazza così importante, è una buona occasione. Non ho pagato quasi nulla per rilevarla, perché ho acquisito solo le quote nominali".
Racconta poi i retroscena: "Già da quest’estate si vociferava che Alessandro Di Paolo avrebbe comprato l’Ancona. Avendo conosciuto il presidente Massimiliano Polci, persona squisita, avevo saputo che Di Paolo aveva intenzione di prendere la squadra, ma da solo non sarebbe riuscito a sostenere l’ingresso, anche per via delle pressioni legate all’importanza della piazza".
"A un certo punto Di Paolo decide di non entrare più nell’Ancona e mi chiama: mi dice 'c’è questa partita interessante, l’Ancona non ha debiti, vorrei prenderla, ma per il momento lascio stare'", ricostruisce Moroniti.
Ma allora perché lui annuncia l’ingresso nell’Ancona attraverso la Romana Film? "È vero che Alessandro Di Paolo, che conosco da tanti anni, mi ha portato ad Ancona, e così la 'Romana Film' è entrata per il 20% nel capitale della squadra. Ma i giornalisti locali hanno fatto confusione. Di Paolo non ha mai rilasciato un’intervista: è timido, non ne ha mai fatta una in vita sua".
La questione è stata quindi la timidezza? Perché non smentire subito? "Abbiamo smentito tutti l’ingresso di Di Paolo", conclude.