Papa Leone ad Assisi prega sulla tomba di San Francesco

AGI - Una visita lampo di due ore ad Assisi per Papa Leone XIV. Sotto una pioggia battente, ha prima pregato, in forma privata, sulla tomba di San Francesco ("per la pace", come ha confidato ai giornalisti) e poi ha incontrato, a porte chiuse, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, i vescovi italiani, a conclusione dell'81esima Assemblea Generale della Cei. Ma il Pontefice ha promesso di ritornare il prossimo anno per gli 800 anni della morte del santo Poverello, un appuntamento, ha detto, che ci dà modo di prepararci "mentre il mondo cerca segni di speranza".

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Ai vescovi il Pontefice, nel suo discorso, ha invitato a dare sempre più forma a "una Chiesa collegiale", promuovendo "un umanesimo integrale" in un "tempo segnato da fratture" dove "si diffondono spesso messaggi e linguaggi intonati a ostilità e violenza; la corsa all'efficienza lascia indietro i più fragili; l'onnipotenza tecnologica comprime la libertà; la solitudine consuma la speranza". L'esortazione è essere "artigiani di amicizia, di fraternità".

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Leone ha anche raccomandato ai vescovi di intervenire "profeticamente nel dibattito pubblico per diffondere una cultura della legalità e della solidarietà".

La Chiesa in Italia "può e deve continuare a promuovere un umanesimo integrale - ha sottolineato -, che aiuta e sostiene i percorsi esistenziali dei singoli e della società; un senso dell'umano che esalta il valore della vita e la cura di ogni creatura". Inoltre non bisogna dimenticare la sfida del digitale: "la pastorale non può limitarsi a 'usare' i media, ma deve educare ad abitare il digitale in modo umano".

Sacro Convento Assisi - Papa Leone ad Assisi

Poi Leone ai vescovi ha lanciato l'indicazione a rispettare "la norma dei 75 anni" per la conclusione del servizio nelle diocesi e ha ribadito "di non tornare indietro sul tema degli accorpamenti delle diocesi", anche se si potrà valutare in futuro caso per caso.
Infine la raccomandazione a essere attenti "ai più piccoli e vulnerabili, perché si sviluppi anche una cultura della prevenzione di ogni forma di abuso".

"L'accoglienza e l'ascolto delle vittime sono il tratto autentico di una Chiesa che, nella conversione comunitaria, sa riconoscere le ferite e si impegna per lenirle". Leone ha poi raggiunto Montefalco. Li', una sosta più lunga: ha celebrato messa e ha pranzato con le monache agostiniane, menu tipico umbro, naturalmente.