AGI - Sui fondali marini al largo di Camogli, i sommozzatori dei vigili del fuoco nei giorni scorsi si sono tuffati fino a 18 metri di profondità per partecipare alle importanti operazioni di manutenzione della statua del "Cristo degli Abissi", definita dal quotidiano britannico Daily Mail come la bellezza sottomarina più mozzafiato al mondo.
Collaborazione interforze per la pulizia
L'attività, promossa e coordinata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Liguria, è stata possibile grazie alla collaborazione tra più nuclei specializzati di sommozzatori dei vari Corpi e forze dello Stato: oltre al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, hanno operato Polizia di Stato, Carabinieri, Marina Militare, Guardia costiera e Guardia di finanza.
Importanza della manutenzione per la conservazione
La manutenzione della statua, su cui è stata adoperata un'idropulitrice per rimuovere le incrostazioni biologiche marine senza toccare direttamente la scultura, non è solo una questione estetica, ma anche una necessità per prevenire il biodeterioramento causato dagli organismi incrostanti.
L'origine del Cristo degli abissi
Il Cristo degli abissi è una statua bronzea posta il 29 agosto 1954 sul fondale della baia di fronte a San Fruttuoso, all'interno dell'Area naturale marina protetta Portofino, a 18 metri di profondità. La statua nacque da un'idea del sub Duilio Marcante che, dopo la morte nel 1947, avvenuta durante una immersione, di Dario Gonzatti, il primo a sperimentare l'autorespiratore ad ossigeno, si attivò per la posa di una statua sul fondale marino.