AGI - Non ce l’ha fatta Filippo Verterame, il giovane di 22 anni ferito alla gola al culmine di una rissa avvenuta in località Le Cannella lo scorso 19 agosto. All’ospedale di Catanzaro, dove si trovava ricoverato, sono iniziate questa mattina le procedure per la dichiarazione di morte cerebrale. Una procedura necessaria per permettere al giovane di donare i suoi organi. Così hanno deciso i genitori per non far dimenticare che Filippo era un ragazzo altruista e impegnato nel sociale attraverso il lido inclusivo On The beach che gestiva proprio a Le Cannella.
A dare la notizia della morte è stato il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga con un post sui social autorizzato dalla famiglia del ragazzo: “Ho appreso poco fa che il nostro giovane compaesano Filippo purtroppo ci ha lasciati. Tanto è il dolore, lo sgomento l’amarezza mia e di tutta l’amministrazione, come di tutta la comunità, per una morte assurda che ha portato via troppo presto un giovane della nostra terra pieno di ambizioni e voglia di futuro, sottraendolo per sempre all’affetto della sua famiglia e dei suoi tanti amici. Ma da questo dolore è nato un gesto di immenso amore, i suoi genitori hanno scelto di donare i suoi organi affinché altre vite possano continuare. Un atto di speranza, di luce nel buio. Perché dove la violenza ha tolto, loro hanno deciso di restituire. Perché, nonostante tutto, hanno creduto nel perdono e nella vita”. L’Amministrazione comunale ha deciso di annullare tutti gli eventi in programma per le manifestazioni estive in segno di lutto.
La rissa in spiaggia
La rissa, secondo quanto ricostruito dagli investigatori dei carabinieri, sarebbe scoppiata per una manovra azzardata che lo stesso Filippo Verterame avrebbe compiuto con la sua autovettura per raggiungere il lido che gestiva insieme ai suoi familiari nella località Le Cannella. Rissa che ha causato il ferimento di sette persone (3 dei quali medicati all’ospedale di Crotone e dimessi poco dopo) e l’arresto per rissa aggravata di cinque persone appartenenti ai due nuclei familiari che si sono fronteggiati.
Il più grave è subito apparso il 22enne che, secondo i primi accertamenti,sarebbe stato ferito da Giuseppe Paparo, 39 anni, con un coltello sottratto durante la rissa a Giuseppe Verterame, zio del ragazzo ferito. Francesco Paparo, 59 anni, e Antonio Paparo, di 40, dopo essere stati medicati all’ospedale di Crotone sono stati portati in carcere, mentre Giuseppe Paparo, Giuseppe Verterame, di 57 anni, e Alessandro Bianco, di 44. sono tuttora piantonati nei reparti dell’ospedale di Crotone dove sono ricoverati per le ferite riportate. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Pasquale Festa, hanno permesso di individuare le responsabilità dei contendenti. Il magistrato ha interrogato in ospedale Giuseppe Paparo, sospettato di aver sferrato la coltellata a Verterame. L’uomo ha raccontato al pm come la vicenda sia iniziata da un suo rimprovero al 22enne che era passato davanti casa sua in auto ad alta velocità provocando un polverone. Ora la sua posizione si è decisamente aggravata.