AGI - Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 5 agosto 2025, la Ratafia Ciociara / Rattafia Ciociara è stata ufficialmente iscritta nel registro delle Indicazioni Geografiche dell’UE, diventando la prima bevanda spiritosa del Lazio a ottenere questo prestigioso riconoscimento comunitario.
Un traguardo significativo per l’intero comparto agroalimentare regionale, che premia il lavoro dei produttori, delle comunità locali e l'impegno di Arsial. L’Agenzia ha infatti affiancato l’associazione proponente lungo tutto l’iter, a livello nazionale e comunitario, curando la redazione del dossier tecnico-scientifico-storico (statuto, disciplinare di produzione, relazioni tecnica, storica e socio-economica) e svolgendo un ruolo attivo nel dialogo con le autorità, anche nella fase delle osservazioni.
"Il riconoscimento IG della Ratafia Ciociara – dichiara il Presidente di Arsial, Massimiliano Raffa – è una vittoria del territorio, delle comunità locali e di un saper fare che affonda le radici nella nostra storia. È il primo superalcolico del Lazio a ottenere questo marchio di tutela in ambito europeo. Arsial ha sostenuto con convinzione questo percorso, offrendo competenza, rigore tecnico e supporto istituzionale. Un risultato che rafforza il nostro impegno e rappresenta un punto di partenza per nuove opportunità di crescita per l’intero comparto agroalimentare del Lazio".
La Ratafia Ciociara / Rattafia Ciociara è una bevanda spiritosa ottenuta dall’infusione idroalcolica di visciole o amarene (Prunus Cerasus spp) in vino Cesanese del Piglio DOCG o Atina DOC Cabernet e alcool puro, esclusivamente prodotta nella provincia di Frosinone. È proprio il connubio tra frutti locali e vini rossi del territorio a renderla unica nel suo genere, a differenza di bevande simili prodotte nel Nord Italia o in altri Paesi europei, dove prevale l’uso di distillati.
Dal colore rosso rubino intenso e dal profumo caratteristico di visciole, frutti di bosco e mandorla, la Ratafia ha una forte valenza identitaria, radicata nella cultura contadina della Ciociaria. In passato, veniva servita in occasione di fidanzamenti e accordi familiari, secondo un’usanza che richiama il motto latino “Pax rata fiat”, da cui deriva il nome stesso del liquore.
Oggi è apprezzata anche a livello internazionale: in Australia, è presente nelle carte dei vini di ristoranti a Melbourne, Sydney e Brighton. Il sito specializzato Young Gun of Wine l’ha inserita tra i migliori liquori digestivi e da dessert. La produzione media annuale è di circa 37.000 litri, per un valore stimato di 700.000 euro, con dieci opifici attivi nella provincia di Frosinone.