AGI - Il tribunale di riesame ha revocato gli arresti domiciliari per l’ex assessore Giancarlo Tancredi, l’allora presidente della commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e il manager Federico Pella. I giudici hanno, però, disposto tre misure interdittive della durata di un anno per tutti e tre gli indagati accusati a vario titolo di corruzione, false dichiarazioni e induzione indebita nell’ambito della maxi inchiesta sull’urbanistica.
L'sms a Sala, negli uffici clima di terrore
“Martedì vado a parlare, insieme a Mandarano e Ciacci, con il Procuratore capo Viola sulle inchieste edilizie. Bene la sentenza di ieri della Cassazione su Aspromonte, ma negli uffici il clima è pessimo, sconforto e terrore di ricevere da un giorno all'altro avvisi di garanzia. Ovvio che si tratta di un attacco politico che colpisce gli anelli deboli”. Lo scrive per messaggio il 13 gennaio 2024 l’allora assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, al sindaco Giuseppe Sala. La chat Whatsapp tra i due è stata depositata dalla procura di Milano al tribunale del riesame nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica dove sono pendenti i ricorsi contro l'ordinanza cautelare emessa dal gip Mattia Fiorenti nei confronti di sei indagati. Sull’incontro in procura avvenuto il 16 gennaio, lo stesso giorno Tancredi aggiorna il primo cittadino: “Incontro con Viola e Siciliano positivo e cordiale. Loro disponibilità a continuare questo dialogo. Ho proposto nuovo incontro tra un mese e intanto manderò una relazione spiegando anche cosa intendo fare col nuovo Pgt. Siciliano sembra comunque perplessa sull'interpretazione di alcune norme, che a mio parere sono molto chiare”.