AGI - Pagava i commercianti della zona con banconote false. E' così finito nei guai Justin Brischetto, il fratello di Nicholas Orsus, il rom morto sul Gra nel giugno di tre anni fa dopo essersi schiantato con l'auto a 300 km all'ora con un video che fece il giro dei social. Justin, legato a gruppo sinti della zona est della Capitale, è stato arrestato dai carabinieri della Sezione Radiomobile della compagnia di Bracciano, in flagranza, assieme a una donna, per spesa di monete falsificate.
Segnalazione e intervento dei carabinieri
Intorno alle 12, alla Centrale Operativa dei carabinieri di Bracciano, è arrivata la segnalazione di un tentativo di utilizzo di una banconota falsificata, del taglio da 50 euro, per il pagamento di alcuni generi alimentari. I testimoni riferiscono una descrizione della donna e l'auto con cui si era allontanata.
Indagini e perquisizione
Una pattuglia della Sezione Radiomobile dei carabinieri di Bracciano, dopo pochissimi minuti, si è accorta della presenza di un'auto che corrispondeva alla descrizione, presente nel parcheggio di un ipermercato, altro supermercato di Bracciano, con un uomo in attesa, seduto al lato guidatore. Passati pochi istanti, i carabinieri hanno visto uscire dal supermercato una donna dirigersi verso la vettura. A quel punto è scattato il controllo: i due sono stati fermati e portati in caserma per accertamenti. La perquisizione personale e del veicolo ha portato al ritrovamento di ben 13 banconote, tutte del taglio da 50 euro, falsificate.
Ulteriori denunce e arresti
Alle 15.30 è arrivato in caserma un altro commerciante del posto che ha denunciato i due per il medesimo reato, questa volta consumato, consegnando ai carabinieri la banconota da 50 euro, finemente falsificata, della stessa foggia delle precedenti, usata per pagare la merce. Ricostruita nel dettaglio la dinamica degli eventi, i militari dell'Arma hanno ritenuto di aver elementi sufficienti per procedere all'arresto della coppia dopo aver avvisato il pm di turno. L'uomo e la donna sono stati quindi accompagnati presso le locali case circondariali a disposizione della magistratura.