AGI - Se nel 2023 la polemica fu sui costi di una frisella e una puccia, pagate in Salento anche a 20 euro, quest'anno, proprio a ridosso del Ferragosto, ad alzare il polverone sui prezzi è stata la nuotatrice pugliese Elena Di Liddo che, in una sua storia Instagram, ha denunciato un episodio verificatosi nella sua città, Bisceglie, sabato scorso: dopo una cena in una pizzeria sul porto, in pieno centro, le sarebbe stato applicato un sovrapprezzo di 1,50 euro per la rimozione dei pomodorini sulla pizza. "Sedermi in pizzeria (a Bisceglie) e pagare 1,50 euro per una cosa che non ho nemmeno mangiato è veramente triste e, a tratti, vergognoso. Al limite del legale?", ha scritto allegando lo scontrino.
Episodi simili a Bari
Ma quello della nuotatrice non è un episodio isolato. Pochi giorni fa, in un ristorante del centro di Bari, un cliente ha pagato 50 centesimi in più per aver chiesto una spolverata di pepe sulla pizza.
La replica del ristoratore
Il titolare del ristorante di Bisceglie, contattato telefonicamente dall'AGI, ha spiegato che si è "trattato di un errore, che, se fosse stato comunicato, si sarebbe risolto in un attimo. Il sabato ci sono tanta affluenza e confusione e l'errore è dietro l'angolo: per questo diamo sempre un preconto, prima dello scontrino, proprio per verificare che sia tutto esatto. Facciamo tanto per la nostra città, ci dispiace davvero molto".
La precisazione dell'amministratore di Mammamia Srl
"In riferimento a quanto pubblicato nelle ultime ore sui social network e ripreso da testate giornalistiche, il ristorante e pizzeria Mammamé di Bisceglie ritiene doveroso fornire alcune precisazioni. L’episodio contestato riguarda un addebito di € 1,50 per una modifica di pizza. Si è trattato di un mero errore materiale di cassa, visto che, in maniera evidente, la modifica consisteva nella rimozione di un ingrediente e non in un’aggiunta. L’errore, di cui comunque ci scusiamo, riguarda il pre-conto. Sarebbe bastato semplicemente portarlo alla nostra attenzione e avremmo ovviamente corretto. A fine pasto, inoltre, sono stati offerti gratuitamente amari e digestivi a tutti i commensali, come gesto di cortesia, senza che sia stata fatta alcuna segnalazione sul preconto. Ciò a testimonianza, qualora ce ne fosse bisogno, che l'ospitalità e l'accoglienza sono valori in cui crediamo e mettiamo quotidianamente in pratica.
Rammarica constatare che un episodio così marginale sia stato utilizzato per trasmettere un’immagine negativa non solo del nostro locale, ma anche della città di Bisceglie e della Puglia, realtà che ogni giorno ci impegniamo a valorizzare attraverso il nostro lavoro e l’accoglienza ai clienti locali e ai turisti. La nostra attività, come peraltro ci viene ampiamente riconosciuto, si è sempre distinta per correttezza, trasparenza e rispetto verso la clientela. Rinnoviamo il nostro invito a tutti a vivere e raccontare Bisceglie e la Puglia per ciò che realmente sono: terre di ospitalità, eccellenza e passione".
Confcommercio e i prezzi pugliesi 'stellari'
Ma le notizie dei prezzi pugliesi 'alle stelle' - e non certo quelle di San Lorenzo - "com'è possibile arrivino sempre sotto Ferragosto?", si chiede Giovanna Castrovilli, presidente Extralberghiero Confcommercio Bari-Bat. "Sicuramente la narrazione della Puglia cara durante il periodo di altissima stagione, di costi esagerati e strutture non attrezzate, ha colpito, ma questa è un'annata da dimenticare - spiega -, abbiamo assistito a un fenomeno nuovo: il carovita ha lasciato a casa le famiglie per le ferie estive e questo ha comportato numerose difficoltà nel settore dell'industria del turismo. A partire dalle strutture alberghiere, fino alla ristorazione, passando per balneari e servizi".
Difficoltà economiche della classe media
Infatti, dopo gli anni della pandemia "c'era stato un exploit perchè le famiglie avevano voglia di tornare a viaggiare, di vivere di nuovo la normalità. Ma finita l'onda emozionale, la classe media deve fare i conti con difficoltà economiche importanti. Ed è proprio quella fascia di popolazione che fa la cosiddetta 'villeggiatura', specie in questa parte dell'anno per chi è dipendente, soprattutto nel privato. Ci sono in giro anche pochi tedeschi, per lo stesso motivo: la crisi economica". E il caro-prezzi sembra affliggere anche i lidi, con alcuni stabilimenti luxury - con materassini big size, ogni comfort, wi-fi gratuito e molto altro - che arrivano anche a 100 euro.
L'analisi del SIB
I motivi, per il presidente del Sindacato Italiano Balneari, Antonio Capacchione, sono in linea con quelli illustrati da Castrovilli. "I prezzi sono esattamente come quelli dell'anno scorso, ma le famiglie non hanno più soldi - dice all'AGI - i risparmi finiscono per fare la spesa, pagare le bollette e le spiagge sembrano più vuote. I prezzi, specie in Salento, sono più alti per via delle spiagge più ristrette negli spazi rispetto al Nord della Puglia: la domanda è alta e i prezzi aumentano, arrivando anche a 50/60 euro. Nella Bat, per esempio, qui a Margherita di Savoia i prezzi, compresi di parcheggio, arrivano a un massimo di 25 euro, ma abbiamo 20 mila ombrelloni, più di Cattolica".
Alternative economiche nel Barese
E infatti ci sono anche alcuni residenti nel Barese che, contattati, raccontano come preferiscano "andare al mare nella zona di Barletta: ci sono bei lidi attrezzati, con ristoranti, persino docce gratis e parcheggio, tutto a 30 euro massimo per l'intera piattaforma con ombrellone e due lettini. Questo ci consente di passare una giornata fuori, con gli amici, a un massimo di 30 euro a testa: 15 euro a testa tra ombrellone e un lettino, e altrettanto per un'ottima pizza, bevanda e persino il dolce, tutto vista mare".
Differenze regionali e strategie future
"La Puglia non è uguale da Nord a Sud - specifica Castrovilli - Bari e la provincia hanno sofferto maggiormente, come anche il Salento, ma le zone che non hanno conosciuto crisi sono la Valle d'Itria e la costa da Polignano a Monopoli: la prima zona copre il segmento medio-alto, più altospendente, che cerca esperienze immersive nella natura, percorsi esperienziali; la seconda vive del battage pubblicitario, con gli stabilimenti che sono rimasti 'a regime'". E allora cosa fare per recuperare terreno? "Lo faremo in autunno: se tra luglio e agosto abbiamo avuto numerose cancellazioni sotto data, per settembre-ottobre abbiamo già una buona affluenza: soprattutto gli italiani, al primo weekend libero, preferiscono spostarsi nel periodo primaverile o autunnale, o appunto verso settembre quando le temperature sono ancora piacevoli, anche per concedersi un bagno".
Consigli e prospettive
Dalla presidente Extralberghiero Confcommercio Bari-Bat un consiglio: "Parlate con i turisti, abbiate un rapporto vicino, umano, consigliate loro ciò che possono fare senza farli spaventare". E per il futuro? "Beh, auspico ci sia un marketing territoriale diffuso, con formazione e informazione puntuale, che ci consenta di fare il nostro lavoro in maniera professionale, di concerto con Comuni e Regione".