AGI - Sono in totale cinque i medici indagati nell'ambito dell'inchiesta sull'intossicazione da botulino. Sale così a nove il totale degli indagati tra sanitari e commercianti. La procura di Paola ha iscritto tre medici in servizio in una clinica privata a Belvedere Marittimo che hanno avuto in cura Luigi Di Sarno, il 52enne campano deceduto a Lagonegro. Gli altri due medici indagati sono in servizio nell'ospedale di Cetraro e hanno avuto in cura l'altra persona deceduta nella vicenda, Tamara D'Acunto, 45 anni, residente a Diamante.
I due deceduti e altre 16 persone ricoverate in ospedale hanno in comune l'aver mangiato lo stesso panino con cime di rapa acquistato da un venditore ambulante sul lungomare di Diamante domenica 3 agosto. La procura di Paola, guidata da Domenico Fiordalisi, ha disposto per martedì l'autopsia sui corpi delle due vittime. Per D'Acunto è stata disposta anche la riesumazione, poiché i funerali erano già stati celebrati. La donna si era sentita male dopo aver mangiato il panino, era andata all'ospedale di Cetraro, ma è poi deceduta. Il fratello, appresa la notizia di altre persone ricoverate per intossicazione, ha ricordato che anche lei aveva consumato lo stesso prodotto e ha presentato un esposto in procura.
Nel caso dei due decessi saranno accertate eventuali responsabilità mediche, poiché entrambi si erano recati in strutture sanitarie appena avvertiti i sintomi. Di Sarno, in seguito, si era messo in viaggio verso la Campania, dove viveva con la famiglia. L'iscrizione dei medici nel registro degli indagati è un atto dovuto per consentire la partecipazione all'autopsia. La famiglia di Di Sarno vuole chiarire le cause della morte, sostenendo che l'uomo aveva ripetutamente segnalato il malessere ai sanitari.
Nei giorni scorsi erano già stati iscritti sul registro il venditore ambulante di Diamante e tre rappresentanti legali della ditta che confeziona e distribuisce il prodotto. Gli indagati, in totale nove, sono accusati a vario titolo di omicidio colposo, commercio di sostanze alimentari nocive e lesioni. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Domenico Fiordalisi e affidate al sostituto procuratore Maria Porcelli.
Migliorano le condizioni dei 14 ricoverati nell'ospedale di Cosenza. In totale, le persone che hanno mangiato il panino incriminato sono 18, comprese le due vittime: 14 si trovano a Cosenza (5 in Terapia intensiva, 3 in Pediatria e 6 in Area medica) e due a Napoli. Molti sono turisti in vacanza sull'Alto Tirreno cosentino.
La conferma del botulismo dell'Iss
Nel pomeriggio, l'Istituto Superiore di Sanità ha confermato la diagnosi di botulismo nei primi tre campioni analizzati tra i pazienti di Cosenza. “I risultati attestano la presenza del focolaio, già sospettato clinicamente nei giorni scorsi”, ha comunicato l'Azienda ospedaliera di Cosenza.
Il venditore ambulante di Diamante è stato interrogato per ore dai magistrati e, visibilmente provato, ha ricostruito quanto accaduto, ammettendo di aver tenuto per tutto il giorno il barattolo di cime di rapa aperto ed esposto al sole “per farlo vedere ai clienti”. Il 33enne, tramite il suo avvocato Francesco Liserre, ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime e auguri di pronta guarigione ai ricoverati.
Il sindaco: "Fenomeno circoscritto e limitato"
"Invito i cittadini, qualora dovessero insorgere i sintomi, a rivolgersi alle strutture ospedaliere ma voglio tranquillizzare tutti sul fatto che quanto accaduto è un fenomeno circoscritto e limitato". Lo ha detto il sindaco di Diamante, Achille Ordine, nel corso di una diretta Facebook sul caso dell'intossicazione da botulino. Lo scorso 3 agosto, 18 persone hanno mangiato un panino con cime di rape comprate da un food truck sul lungomare di Diamante: di questi 2 sono morti e 16 sono ricoverati in ospedale.
Il sindaco, che sta seguendo l'evolversi della vicenda, ha voluto parlare ai suoi cittadini per riportare un po' di tranquillità, esortando tutti però alla prudenza e alla cautela.
All'inizio della sua diretta Facebook, Ordine ha informato la comunità anche sulle condizioni di salute delle persone ricoverate, evidenziando come "la situazione sia per fortuna migliorata. Per il resto - ha aggiunto - sono in corso indagini della magistratura che appureranno la verità dei fatti e accerteranno eventuali responsabilità nella vicenda, che non sta certamente a noi verificare. Certamente su questo saranno anche utili gli esiti sulle matrici dei campioni alimentari analizzati e gli esiti degli esami autoptici che saranno eseguiti".
Il primo cittadino ha ringraziato tutte le istituzioni, le autorità e le strutture sanitarie che hanno dato il massimo in questa circostanza e anche a tutti coloro i quali hanno espresso vicinanza a tutta la comunità. "Questo - ha detto il sindaco - è il momento di stare uniti. Questo non è il momento per alimentare divisioni e tensioni sociali e invito anche a un prudente utilizzo della comunicazione e dei social che in situazioni come queste possono diventare davvero devastanti se non utilizzati correttamente".