AGI - Tutte le volte che la strada di Rita De Crescenzo incrocia quella della politica, nazionale o locale, la polemica scoppia puntuale. Questa volta la tiktoker napoletana ha fatto un'incursione social all'interno della sede del Consiglio regionale della Campania, trasmettendo dalla stanza del consigliere Pasquale Di Fenza, esponente di Azione, che sostiene Vincenzo De Luca.
De Crescenzo è seduta al posto dell'esponente di Azione, mentre in sottofondo risuona l'inno nazionale e un altro tiktoker, Angelo Napolitano, sventola il Tricolore. In sovraimpressione appare la scritta, con un errore in inglese, "Popolo ci sei? Working in progress". Poco dopo De Crescenzo trasmette nuovamente, questa volta dall'esterno del Consiglio regionale. "Ci stiamo un poco acculturando, stiamo capendo cosa fare di buono", dice rilanciando la sua battaglia per ripristinare il Reddito di cittadinanza.
Già in passato la tiktoker aveva fatto parlare di sè per le sue prese di posizione politiche, oltre che per aver organizzato l'ormai famosa 'spedizione' di circa duecento autobus verso la località sciistica di Roccaraso. Ultima in ordine di tempo, la campagna sempre via social per spingere i suoi follower ad andare a votare al referendum su lavoro e cittadinanza dell'8 e 9 giugno. Un video che recava la scritta 'partnership retribuita', il che lasciava intendere un accordo economico per pubblicare quel messaggio. Ad aprile invece De Crescenzo aveva partecipato alla manifestazione indetta dal M5s a Roma contro il riarmo europeo, aprendo all'ipotesi di una sua candidatura, magari proprio con i pentastellati.
La sua 'irruzionè social di oggi in Consiglio regionale provoca una pressoché unanime levata di scudi.
"Praticamente Fico avrebbe già una coppia di assessori al Welfare degni della peggiore amministrazione di sempre - attacca il deputato della Lega, e coordinatore regionale del partito, Gianpiero Zinzi - l'immagine più brutta e becera di una certa parte politica, che ancora una volta dimostra la sua totale inadeguatezza e che dovrebbe solo vergognarsi e chiedere scusa". Per il Pd "è inaccettabile che la sede del Consiglio regionale della Campania, luogo per eccellenza del confronto democratico, della rappresentanza e del servizio alla collettività, venga trasformata in un palcoscenico per contenuti social di pessimo gusto".
"Il Consiglio regionale - scrivono in una nota Bruna Fiola e Massimiliano Manfredi - è la casa di tutti i cittadini campani: va rispettato, non deriso". Ferma condanna anche dal presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, che esprime "indignazione per la diffusione via social di video che ridicolizzano l'istituzione che ho l'onore di rappresentare. Tali contenuti - prosegue - ledono la dignità e il prestigio del Consiglio, oltre a minarne la credibilità agli occhi della comunità".
Mentre i contenuti social diventano virali e si susseguono gli attacchi dei rappresentanti politici, la dirigenza regionale di Azione, con un comunicato, precisa che si tratta di "un'iniziativa esclusivamente personale, estemporanea, incomprensibile e in alcun modo condivisibile. Azione Campania - si legge ancora - prende le distanze da comportamenti che, pur nel rispetto della libertà individuale, non si riconducono a una linea politica fondata sul rispetto delle istituzioni e sulla collegialità delle scelte. La dirigenza si riserva di adottare i provvedimenti ritenuti opportuni, a tutela della comunità politica che rappresenta".
Calenda, espulsione immediata per Di Fenza
"Questo buffone che usa gli uffici del consiglio Regionale per pantomime indecenti con personaggi improbabili e variasse varie, viene espulso da Azione con effetto immediato. Mi scuso con gli elettori". Lo scrive sui social il segretario di Azione Carlo Calenda.