AGI - "È con profonda tristezza che apprendiamo della scomparsa della giovane Roberta Pitzalis. Il sottoscritto, e tutta l'Amministrazione Comunale di Monserrato, si unisce al dolore della famiglia. In segno di rispetto l'Amministrazione Comunale, in accordo con i tre Parroci, sospende (a data da destinarsi) gli eventi religiosi e civili previsti per la Festa di San Lorenzo, mantenendo solo la Processione religiosa che si terrà in toni minori. Tutta la Comunità di Monserrato si stringe al dolore della famiglia". A dare la notizia un comunicato del comune di Monserrato in provincia di Cagliari.
La ragazza di 38 anni, a fine luglio, avrebbe partecipato alla festa in piazza nel paese del cagliaritano: uno street food anche con pietanze messicane a base di guacamole, una salsa con avocado, che, secondo le indagini, sarebbe la responsabile del batterio killer.
La donnna avrebbe mangiato del guacamole alla Fiesta latina. Era stata ricoverata in Rianimazione all'ospedale Brotzu di Cagliari, ma nelle scorse ore era stata trasferita all'ospedale oncologico Businco. Le sue condizioni erano state considerate gravi ma stabili, ma sarebbero sopraggiunte poi delle complicazioni improvvise, che hanno portato alla sua morte.
Pitzalis era stata la prima a essere portata in ospedale, tra altri risultati intossicati, tra cui un ragazzino di 11 anni, ancora ricoverato nel Policlinico Gemelli di Roma.
Adiconsum chiede una stretta sulle sagre
Sul caso è arrivata anche una nota dell'Adiconsum Sardegna, dove si sottolinea "la necessita' di un giro di vite nel settore di sagre, street food e feste di paese" e si chiede "un'intensificazione dei controlli sull'Isola". Il presidente Giorgio Vargiu ha evidenziato che "se da un lato si moltiplicano gli eventi sul territorio che vedono coinvolti esercizi, spesso improvvisati, che somministrano bevande e alimenti al pubblico, dall'altro i controlli sul fronte del rispetto delle misure igienico-sanitarie appaiono del tutto insufficienti, come dimostra purtroppo il tragico caso di Cagliari.
L’Idoneità professionale alla manipolazione e preparazione di alimenti, cosi' come le condizioni di vendita al pubblico in strada presso sagre, fiere, feste di piazza, ecc., devono essere costantemente monitorati dalle autorità competenti - ha detto Vargiu - perché, ricordiamolo, somministrare alimenti alterati o non conservati in modo corretto può avere conseguenze gravissime sulla salute". Il presidente regionale dell'Adiconsum sollecita la Regione affinché si attuino "su tali eventi enogastronomici ispezioni e controlli a tappeto attraverso Nas e aziende sanitarie locali, volti a garantire il rispetto delle norme di sicurezza e igiene, nell'interesse della popolazione e degli stessi operatori".
Salgono così a due le vittime di botulino, dopo il caso di Luigi Di Sarno deceduto dopo aver mangiato un panino con salsicce e broccoli, acquistato da un food truck, ora sotto sequestro, sul lungomare di Diamante a Cosenza.
Attivati i protocolli in Calabria e Sardegna
A seguito di due importanti cluster di intossicazione botulinica che si sono verificati nelle ultime settimane in Sardegna e Calabria, il Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della Salute ha immediatamente attivato tutti i protocolli sanitari.
“Il sistema di intervento ha reagito prontamente garantendo ai pazienti l'accesso tempestivo ai trattamenti antidotici salvavita - dichiara Maria Rosaria Campitiello, Capo dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie - La rapidità dell'intervento è stata possibile grazie alla rete capillare della Scorta strategica Nazionale Antidoti e Farmaci (SNAF) e alla collaborazione sinergica di tutti gli enti coinvolti. Ricordo che gli alimenti a rischio di tossina botulinica sono le conserve casalinghe preparate sottovuoto, in olio o acqua e, raramente, si tratta di prodotti industriali. Ecco perché è importante rispettare le regole previste per la corretta e sicura preparazione e conservazione degli alimenti”.
Il Centro Antiveleni di Pavia, riferimento nazionale per il Ministero della Salute, ha centralizzato tutte le diagnosi in collaborazione con medici d'urgenza, neurologi e rianimatori.
Gli antidoti salvavita sono stati prontamente distribuiti grazie alla collaborazione del Deposito CRI Militare di Cagliari; Marina Militare di Taranto; Guardia Costiera di Napoli e Ospedali San Camillo Forlanini. L’Italia dispone di una rete di stoccaggio distribuita su tutto il territorio nazionale per garantire interventi rapidi. Prefetture, Forze dell'ordine, servizi 118 con elisoccorso e Croce Rossa collaborano costantemente per assicurare la tempestività dei trattamenti.
Il Codacons si costituisce parte civile
Sui casi di intossicazione da botulino registrati in Calabria e in Sardegna e che hanno portato a sequestri in tutta Italia scende in campo il Codacons, che annuncia una azione legale in favore di tutti i cittadini coinvolti. "Siamo in presenza di un vero e proprio allarme che coinvolge la salute pubblica – denuncia l’associazione – Sia la commercializzazione che la somministrazione al pubblico di alimenti nocivi rappresentano reati gravi che mettono a rischio la sicurezza alimentare e, come dimostrano i decessi delle ultime ore, possono avere conseguenze fatali. - prosegue l'associazione - Per questo il Codacons ha deciso di costituirsi parte offesa nell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Paola, in rappresentanza di tutti i consumatori, e sta preparando una azione legale a tutela dei cittadini coinvolti nell’emergenza botulino.
"Azione che – spiega l’associazione – è finalizzata a far ottenere ai soggetti interessati il risarcimento per tutti i danni alla salute, materiali e morali subiti, e che sarà avviata nei confronti dei soggetti che creano un danno alla salute dei cittadini con la diffusione di alimenti pericolosi".