AGI - Un uomo di 77 anni è morto oggi all'Ospedale Isola Tiberina Gemelli Isola a causa del virus della West Nile. Il paziente, già sottoposto a dialisi, era ricoverato dal 26 luglio scorso ed è deceduto nel reparto di terapia intensiva. Si tratta del settimo caso di morte per il virus della West Nile accertato nel Lazio.
In mattinata era morta una donna di 83 anni di Pontinia, ricoverata all'Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. La paziente era arrivata in pronto soccorso il 24 luglio scorso. Trasferita nel reparto di rianimazione in gravi condizioni per la presenza di pluripatologie concomitanti, è deceduta successivamente in terapia intensiva.
Un caso a Roma
La Regione Lazio ha esteso le misure di prevenzione e contenimento della diffusione del virus West nile - già previste per le Asl di Latina, Frosinone e Roma 6 - anche alla Azienda sanitaria locale Roma 3. Una decisione assunta nel corso della cabina di regina odierna tra la Direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria, l’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” - Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, oltre alla stessa Azienda sanitaria.
Ciò in considerazione di un caso di West nile riscontrato su una donna di 77 anni, con una possibile esposizione nella zona dell’Infernetto a Roma. La signora è ricoverata in un reparto ordinario presso lo Spallanzani.
Il vertice in Campidoglio
Si è tenuta questa mattina in Campidoglio una riunione per fornire il supporto di Roma Capitale al tavolo tecnico sulla West Nile istituito dalla Regione Lazio per coordinare le azioni di prevenzione e controllo del virus. All'incontro hanno preso parte il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l'assessora all'Ambiente Sabrina Alfonsi, l'assessora alle politiche Sociali Barbara Funari, l'Ama, la Polizia locale e la Protezione Civile di Roma Capitale.
Roma Capitale, si legge nella nota del Campidoglio, "ha già avviato a marzo di quest'anno un piano ordinario di interventi per la prevenzione delle malattie trasmesse dagli insetti vettori, in particolare dalla zanzara tigre e dalla zanzara comune, un'attività programmata e che proseguirà fino a ottobre. Quella del Campidoglio è un'azione preventiva che ha come obiettivo la riduzione della diffusione delle zanzare e che può essere raggiunto soltanto attraverso una sinergia tra i cittadini e le istituzioni, cosi' come previsto anche dall'ordinanza del sindaco Gualtieri firmata ad aprile 2025 che prevede, tra le altre cose, una serie di azioni rivolte ai cittadini e ai proprietari di immobili utili a limitare il proliferare di questi insetti".
Roma Capitale, in sinergia con la Regione Lazio, si dice comunque "pronta ad intensificare il proprio piano per ridurre la diffusione delle zanzare con ulteriori interventi su eventuale indicazione delle Asl come previsto dalle norme".
Aumento dei casi di West Nile Virus in Italia
Salgono a 173 in Italia dall'inizio dell'anno i casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell'uomo (89 nel precedente bollettino) con undici morti (il dato non tiene conto del decesso segnalato oggi nel Lazio). Lo afferma il quarto bollettino della sorveglianza pubblicato dall'Istituto superiore di sanità (Iss). Tra i casi confermati 72 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 2 Lombardia, 4 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna, 37 Lazio, 21 Campania, 1 Basilicata, 1 Sardegna), 14 casi asintomatici identificati in donatori di sangue, 85 casi di febbre, 1 caso asintomatico e 1 caso sintomatico. Tra i casi confermati sono stati notificati 11 decessi (1 Piemonte, 4 Lazio, 6 Campania). La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive fin ora segnalate, è pari al 15% (nel 2018 20%, nel 2024 14%).
Monitoraggio e prevenzione
"La situazione è monitorata con attenzione da tutte le istituzioni competenti, sia a livello centrale che a livello territoriale", sottolinea Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di malattie infettive dell'Iss. "Al momento non emergono particolari segnali di allarme. Ricordiamo l'importanza delle misure di prevenzione, sia quelle tese a contrastare la proliferazione delle zanzare che quelle mirate - aggiunge - a proteggersi dalle punture. Ricordiamo inoltre, soprattutto nel caso di soggetti fragili o anziani di rivolgersi al proprio medico in caso di febbre".
Altri arbovirus in Italia
Tra le altre arbovirosi, dal 1 gennaio al 5 agosto (aggiornamento settimanale), al sistema di sorveglianza nazionale risultano 111 casi confermati di Dengue, di cui 107 casi associati a viaggi all'estero e 4 casi autoctoni, età mediana 41 anni, 58% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati due differenti eventi di trasmissione locale del virus Dengue in due diverse Regioni. Sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche. Dal 1 gennaio al 29 luglio 2025 (aggiornamento mensile), al sistema di sorveglianza nazionale risultano anche 32 casi confermati di Chikungunya: 30 casi associati a viaggi all'estero e 2 casi autoctoni, età mediana 46,5 anni, 53% di sesso maschile, nessun decesso. Inoltre, sono stati registrati 4 casi di Zika virus: tutti importati, nessun decesso. Poi 23 casi di TBE: tutti autoctoni, età mediana 52 anni, 57% di sesso maschile, nessun decesso. E, infine, 38 casi di Toscana virus: tutti autoctoni, età mediana 59,5 anni, 74% di sesso maschile, nessun decesso.