AGI - Dal 1° agosto 2025, Venezia ha ufficialmente introdotto il Barcavelox, un sistema innovativo di controllo della velocità per le imbarcazioni che solcano i suoi canali. Il nome, un combinato di “barca” e “autovelox”, racchiude l’essenza di questa misura: monitorare e sanzionare chi supera i limiti di velocità nelle vie d’acqua della città lagunare.
Il Barcavelox nasce da un’esigenza concreta e urgente: contrastare il moto ondoso, fenomeno causato dalla velocità eccessiva delle barche a motore, che danneggia le fondamenta degli edifici storici, le rive e l’equilibrio ambientale della laguna. Dopo anni di dibattiti e tentativi falliti (come il progetto Argos, mai omologato), il Comune di Venezia ha promosso un emendamento al nuovo Codice della Strada, approvato nel novembre 2024. Il sistema è stato omologato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e testato per due mesi, durante i quali si sono registrate circa 150 infrazioni al giorno.
Il Barcavelox è simile al tutor autostradale: rileva la velocità media delle imbarcazioni su tratti specifici grazie a sensori radar e videocamere ad alta risoluzione installati in punti strategici come il Canal Grande, il Canale della Giudecca e l’area di Piazza San Marco. Il sistema applica una tolleranza di 2 km/h e un arrotondamento di 1 km/h. Se la velocità rilevata supera questi margini, scatta una segnalazione che viene verificata dalla Polizia Locale, la quale può emettere una sanzione a partire da 138 euro.
I residenti, i lavoratori e i turisti dovranno adattarsi a nuove regole, ma il beneficio sarà collettivo: meno onde, meno danni, più sicurezza.