AGI - "Assassini, Free Palestine". È quanto si sono sentiti rivolgere un bambino e un uomo, francesi di religione ebraica, in un punto di ristoro su un'autostrada, probabilmente la Milano-Laghi.
In un video che circola sui social si vede un gruppo di persone che li circonda e li intima di "tornare a casa vostra" facendo riferimento al "genocidio" di Gaza.
"L'aggressione a una famiglia francese perchè di religione ebraica avvenuta in un'area di servizio su un'autostrada milanese al grido di "Free Palestine" ci segnala per l'ennesima volta come l'antisemitismo sia in forte crescita nel nostro Paese - commenta Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica -. Richiedo che le forze dell'ordine e la magistratura procedano speditamente al riconoscimento e alla sanzione di questi razzisti antisemiti. Non solo perché tutti i reati d'odio vanno sempre perseguiti, ma anche a tutela del buon nome di Milano e della sua tradizionale accoglienza che nulla ha a che fare con questi trogloditi".
Romano si chiede poi "perché lo slogan "Free Palestine" è sempre più dietro a ogni aggressione e attentato antisemita? Sta sostituendo la frase "Allahu Akbar" detta dai terroristi". Per questo "faccio un appello a tanti politici - soprattutto di certa sinistra - a maneggiare con cura certi slogan, poiché la loro pericolosità non è più una teoria ma un fatto registrato dalle cronache quotidiane di aggressioni e attentati".
La Procura apre un'indagine per odio razziale
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta contro ignoti con l'accusa di percosse aggravate dall'odio razziale in relazione all'aggressione di domenica scorsa in un autogrill di Lainate ai danni del turista ebreo francese Elia Sultan e del figlio di 6 anni. Dell'indagine si occupa il pm Eugenio Fusco.
Sant'Egidio, vicinanza a popolo di Gaza non giustifica antisemitismo
"La Comunità di Sant’Egidio manifesta tutta la sua vicinanza alla famiglia ebrea che era tranquillamente in viaggio in Italia, aggredita domenica scorsa in modo vergognoso e inaccettabile. La doverosa e necessaria solidarietà nei confronti della popolazione civile a Gaza non ha nulla a che vedere con un demone, quello dell’antisemitismo, che ha attraversato per secoli l’Europa arrivando alle sue estreme conseguenze durante la seconda guerra mondiale. E non può comunque costituire un alibi per colpire ingiustamente uomini, donne e bambini solo perché professano un credo religioso. Occorre condannare con forza ogni violenza sia fisica che verbale contro gli ebrei e porre argine a un antisemitismo che si è risvegliato con forza negli ultimi anni in Italia e in tutto il continente". Lo scrive la Comunità di Sant'Egidio in una nota.
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