AGI - La Procura di Genova ha chiuso le indagini del secondo filone della maxi inchiesta su corruzione e voto di scambio, deflagrata il 7 maggio 2024 con l'arresto - tra gli altri - dell'allora presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.
Dopo i patteggiamenti del filone principale dell'ex governatore, nonché dell'imprenditore Aldo Spinelli, dell'ex ad di Iren, Paolo Signorini, e quelli più recenti degli imprenditori Alberto Amico, Francesco Moncada e Mauro Vianello, il procuratore aggiunto Federico Manotti e il sostituto procuratore Luca Monteverde hanno chiuso le indagini nel cosiddetto filone bis. Sono 19 in tutto gli indagati per presunto voto di scambio.
Secondo la Procura, Matteo Cozzani, che nel 2020 era coordinatore della campagna elettorale per le regionali per la lista "Cambiamo con Toti Presidente", nonché suo capo di gabinetto, aveva intessuto rapporti con alcune figure legate alla comunità siciliana dei riesini a Genova, finalizzati a portare centinaia di voti alla lista di Toti in cambio di promesse di posti di lavoro e l'assegnazione di case popolari. Per alcuni degli indagati i pm contestano la corruzione elettorale aggravata dal fatto di aver agevolato Cosa Nostra.