AGI - La manifestazione ’Stop Rearm Europe - No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo’ è partita da Porta San Paolo (Piazzale Ostiense) e si concluderà con un flash mob al Colosseo. Sarà un ’die in’: i partecipanti sono invitati a stendersi per terra con un sudario, accompagnati dalla registrazione dei bombardamenti su Gaza.
"Fermare Israele, fermare la terza guerra mondiale". Cosi' si legge su uno dei due striscioni affissi sul camion che apre il corteo di Stop ReArm Europe - No a guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo che sta attraversando Roma. "La priorità è fermare il genocidio a Gaza, la guerra in Ucraina, l'attacco terrorista di Israele all'Iran", dice un attivista al microfono.
Parolin:bene ci sia manifestazione per evitare corsa al riarmo
"Bene che ci sia una mobilitazione generale per evitare la corsa al riarmo". Lo ha affermato il segretario di Stato della Santa Sede, card. Pietro Parolin, che ha partecipato in Campidoglio a uno degli appuntamenti del Giubileo dei politici e dei governanti. Parolin ha accennato anche a un prossimo incontro tra Papa Leone XIV e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che dopo il breve saluto di oggi in Aula delle Benedizioni, dovrebbero vedersi in Vaticano alla vigilia del trasferimento del nuovo Pontefice a Castelgandolfo. "Si - ha confermato il segretario di Stato- ho sentito che ci dovrebbe essere questo incontro, ma non ho conoscenza che sia ancora stata fissata una data".
Avs-M5s-Pd, stop collaborazione militare con Israele
"Da una settimana ormai le ostilità tra Israele e Iran hanno catalizzato la preoccupazione dell'opinione pubblica mondiale, distogliendo l'attenzione sui crimini contro l’umanità in corso a Gaza e sui piani israeliani di annessione coloniale della Cisgiordania. Avs, M5S e Pd hanno più volte sollecitato il Governo Meloni - trincerato dietro silente complicità con le criminali politiche di Netanyahu - a promuovere in sede europea la richiesta di sanzioni contro il Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale". Così in una nota congiunta, Angelo Bonelli, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Elly Schlein.
"Davanti al massacro di decine di migliaia di civili, però, il Governo Meloni - proseguono - si è limitato a qualche parola di circostanza, evitando qualsiasi azione concreta che potesse puntare il dito contro Netanyahu. Non lasceremo che l'Italia venga macchiata dalla pavidità di Meloni e i suoi epigoni. Questa mattina abbiamo depositato una mozione unitaria - con le nostre prime firme - per chiedere la revoca del Memorandum d'intesa con il Governo israeliano nel settore militare e della difesa, nonché la sospensione di qualsiasi forma di cooperazione militare con Israele. Noi - concludono - non ci gireremo dall'altra parte, questo massacro non continuerà in nostro nome".
Manifestazione in Piazza Vittorio Pro Pal
Sempre alle 14, in Piazza Vittorio è iniziata la manifestazione del coordinamento ’Disarmiamoli’ per protesta contro le guerre. Secondo gli organizzatori si sta assistendo ormai alla "Terza guerra mondiale a pezzi" con "l’attacco diretto di Israele contro l’Iran, il genocidio a Gaza, l’investimento europeo nel conflitto ucraino, la guerra commerciale degli Usa di Trump, la corsa folle al riarmo a cui assistiamo da mesi".
Nel corso del corteo promosso da Potere al Popolo, partito da piazza Vittorio, sono state bruciate alcune bandiere di Israele, della Nato e dell'Unione Europea. "A fuoco i simboli dell'oppressione", hanno urlato i manifestanti.