AGI - Potrebbe chiudersi con almeno tre richieste di patteggiamento il processo per la strage della Funivia del Mottarone. Il procedimento ha subito un’accelerazione dopo la rimodulazione dei capi di imputazione suggerita dalle difese, accolta dal Gup e condivisa dal Pubblico Ministero. Il Procuratore capo della Repubblica di Verbania ha dichiarato che il nuovo assetto dell’atto d’accusa potrebbe favorire “una soluzione più rapida”, ritenuta adeguata per un processo di questa portata.
La posizione di Gabriele Tadini
Marcello Perillo, difensore di Gabriele Tadini, capotecnico della funivia che ha confessato di aver inserito i “forchettoni” che disattivavano il freno d’emergenza, ha confermato: “Chiederemo certamente il patteggiamento”. Perillo aveva già presentato un’istanza in tal senso l’anno scorso, ma la Procura non era disponibile. Ora, con il cambio di orientamento, il legale si muoverà di conseguenza.
Le valutazioni su Enrico Perocchio
Andrea Da Prato, avvocato di Enrico Perocchio, direttore tecnico dell’impianto, ha dichiarato che, con gli ultimi aggiustamenti dei capi di imputazione, è “ragionevole immaginare” una pena non detentiva. L’obiettivo è ottenere una pena inferiore ai 4 anni per evitare il carcere.
La nuova strategia per Luigi Nerini
Per la prima volta anche Pasquale Pantano, difensore di Luigi Nerini, titolare della società concessionaria della funivia, ha aperto alla possibilità di patteggiamento. “Stiamo valutando ogni strada nuova che si è aperta”, ha dichiarato all’AGI, lasciando intendere un possibile cambio di strategia.
La posizione della società altoatesina
Resta da chiarire la posizione del pool difensivo di Martin Leitner e Peter Rabanser, vertici della società altoatesina incaricata della manutenzione degli impianti. L’avvocato Federico Cecconi, che coordina la difesa, ha ribadito di avere “ottime argomentazioni per ottenere un provvedimento che escluda ogni responsabilità”. Tuttavia, con il mutamento del quadro processuale, anche per loro potrebbero aprirsi percorsi diversi.
Prossime tappe del processo
Per Procura, Tribunale di Verbania e legali sarà un’estate di lavoro intenso. Gli esiti delle trattative e delle eventuali richieste di patteggiamento si vedranno nell’udienza del 18 settembre.