AGI - Per le donne operate di tumore al seno, la crioconservazione del tessuto adiposo autologo rappresenta una svolta nella ricostruzione mammaria. Questa tecnica riduce il numero di interventi chirurgici, migliora la qualità della vita e ottimizza le risorse del Servizio Sanitario Nazionale.
Il tema è al centro del Rome-Dubai Breast Symposium & Advanced Aesthetic Medicine Meeting, con la partecipazione di esperti internazionali. In Italia, la crioconservazione è resa possibile dalla Banca Cute della Regione Emilia Romagna in collaborazione con Lipobank, che ha sviluppato un metodo efficace per congelare e scongelare il grasso mantenendolo vitale.
Lipofilling e rigenerazione tissutale
Il lipofilling è una tecnica consolidata che sfrutta le proprietà rigenerative del tessuto adiposo, grazie alla presenza di cellule staminali mesenchimali. Il grasso viene prelevato in day surgery con anestesia locale e sedazione, e successivamente infiltrato anche con anestesia minima.
I vantaggi della crioconservazione
Il limite del lipofilling tradizionale è la scarsa vitalità del grasso trapiantato, che richiede sessioni ripetute. La crioconservazione supera questo ostacolo: consente un unico prelievo e l’uso successivo del grasso in sessioni ambulatoriali, simili a trattamenti estetici con filler.
Sicurezza e qualità del tessuto crioconservato
Studi pubblicati sull'Aesthetic Surgery Journal dimostrano che il tessuto adiposo crioconservato ha una qualità superiore rispetto a quello fresco, con migliore integrazione e risultati ricostruttivi ottimali. Le analisi confermano la sicurezza, la sterilità e la vitalità cellulare del tessuto nel tempo.
L’esperienza clinica in Italia
Roy De Vita, primario di Chirurgia plastica all’Istituto Regina Elena di Roma, è stato il primo in Italia a usare il grasso crioconservato. Sottolinea come la tecnica riduca il numero di interventi e migliori la vita delle pazienti. Anche Giorgio De Santis, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, conferma i benefici: il grasso può essere prelevato durante la mastectomia e usato nei tre anni successivi, evitando ricoveri e interventi multipli.
Prospettive future
De Santis annuncia l’avvio di studi per la ricostruzione completa con grasso crioconservato, senza protesi. La tecnica, semplice e promettente, potrebbe diventare uno standard nella ricostruzione post-mastectomia, offrendo soddisfazione alle pazienti e vantaggi anche dal punto di vista amministrativo.