AGI - "Sono salito su, ho preso l'ascia e l' ho uccisa. Mi si è spento tutto". Con queste parole lo studente universitario di 21 anni, Filippo Manni, ha confessato di aver ucciso la madre Teresa Sommario, di 52 anni a Racale, in provincia di Lecce.
Il ragazzo, che si trova in carcere da ieri sera, ha confessato senza mostrare alcun segno di ravvedimento. Lucido, fermo: "Tante volte per scherzo Le avevo detto che l'avrei uccisa, stavolta l'ho fatto davvero. Sono salito su, ho preso l'ascia e l' ho uccisa. Mi si è spento tutto". Il ragazzo era appena rientrato a casa, ieri pomeriggio.
Il padre, assessore comunale ai lavori pubblici, l'aveva lasciato all'ingresso. Lui è entrato, ha lasciato lo zainetto sul divano e si è allontanato. Sua madre, che era in smart working, gli ha detto:"beh, non si saluta?". Da lì la furia. Il 21enne è salito al primo piano, si è armato ed ha compiuto il gesto folle. Scoperto qualche istante dopo dal fratello minore di 17 anni, che si trovava anche lui dal primo piano dell'abitazione al civico 6 di via Toscana, intento a fare una doccia. Il giovane omicida reo confesso è stato condotto in carcere ed è stato attivato un servizio di vigilanza potenziato.
Filippo Manni comparirà nelle prossime ore davanti al Gip che deciderà la strada da intraprendere mentre l'autopsia sul corpo della vittima è stata disposta per venerdì 20 giugno.