AGI - Nel Lazio con l’approvazione di una nuova legge regionale, la prevenzione, la diagnosi e la cura della celiachia e della sua variante dermatite erpetiforme diventano una priorità istituzionale.
Si tratta della proposta di legge 139 approvata dal Consiglio regionale che ha visto come promotore e primo firmatario il consigliere Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio dello stesso Consiglio.
La legge regionale, approvata dall’aula all’unanimità, prevede una copertura finanziaria di un milione di euro. È previsto uno stanziamento di 400mila euro per il 2025 e 150mila euro per ciascuna annualità 2026 e 2027, a eccezione delle spese in favore del settore agricolo per incentivare la produzione dei cereali senza glutine da destinare al consumo, per i quali saranno stanziati 100mila euro per ciascuna annualità nel triennio 2025-27, e degli interventi per l’aggiornamento professionale del personale sanitario, per i quali invece si provvede a valere sulle risorse del Sistema Sanitario regionale.
“La legge nasce da una esigenza reale – ha spiegato Bertucci - l’obiettivo è quello di incrementare la conoscenza da parte degli operatori della ristorazione attraverso formazione e informazione per accogliere le esigenze quotidiane dei pazienti celiaci, senza dimenticare la formazione specifica prevista per il personale scolastico. Il provvedimento rappresenta un primo passo importante che va a rivolgersi anche alle associazioni del terzo settore che si occupano del tema, in particolare l’Associazione Italiana Celiachia”.
Cosa prevede la norma regionale
Tra gli interventi previsti dalla legge regionale la collaborazione con gli enti del Terzo per la formazione e l'aggiornamento tecnico-professionale proprio sulla celiachia e delle intolleranze alimentari del personale che opera nella produzione alimentare, nella ristorazione, nel turismo e nel settore alberghiero, con particolare riguardo al personale impiegato nelle mense delle strutture pubbliche e private. Viene, inoltre, promossa la collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e con gli enti del Terzo per organizzare iniziative formative rivolte agli studenti degli istituti alberghieri al fine di aumentare le conoscenze sulle corrette procedure di preparazione e somministrazione degli alimenti senza glutine. La legge punta, inoltre, a fornire al paziente celiaco e ai suoi familiari, gli strumenti, le azioni e i percorsi terapeutici attualmente disponibili, in grado di assicurare una diagnosi precoce e un'efficace e condivisa gestione della malattia.
“La legge nasce da una esigenza reale - ha spiegato Bertucci - l’obiettivo è quello di incrementare la conoscenza da parte degli operatori della ristorazione attraverso formazione e informazione per accogliere le esigenze quotidiane dei pazienti celiaci, senza dimenticare la formazione specifica prevista per il personale scolastico. Il provvedimento rappresenta un primo passo importante che va a rivolgersi anche alle associazioni del terzo settore che si occupano del tema, in particolare l’Associazione Italiana Celiachia".
Rocca, una legge concreta e necessaria
“Il Lazio ha scelto di non voltarsi dall’altra parte – ha commentato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca - abbiamo approvato all’unanimità una legge concreta e necessaria, a sostegno delle oltre 24.000 persone affette da celiachia nella nostra regione. Un atto di responsabilità e attenzione, che mette al centro la dignità e la qualità della vita di chi convive ogni giorno con questa patologia. La celiachia non è una moda alimentare. È una condizione medica cronica che impone rigore, informazione e una rete solida di servizi. Con questa legge, investiamo in formazione, sensibilizzazione, produzione agricola senza glutine, e soprattutto nel diritto delle persone celiache a vivere senza barriere – a scuola, nei ristoranti, nei supermercati”.
Aurigemma, istituita anche la giornata della celiachia
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma che ha parlato di “un provvedimento di grande valore”.
“Il voto all’unanimità della proposta di legge relativa agli interventi a favore dei soggetti affetti dalla malattia celiaca e dalla sua variante dermatite erpetiforme – ha spiegato Aurigemma - dimostra che di fronte all’interesse della collettività, su tematiche importanti come queste, sono indispensabili il gioco di squadra e l’unità d’intenti, al di là delle logiche di appartenenza politica. L’obiettivo del provvedimento è quello di contribuire al miglioramento della qualità della vita delle persone che convivono con questa patologia cronica multifattoriale di rilevanza sociale: sono previsti investimenti nella formazione sia del personale sanitario che degli addetti alla ristorazione, nella campagna di sensibilizzazione e informazione, nella produzione agricola senza glutine”.
“È istituita anche la giornata regionale della celiachia, da celebrare il 15 settembre di ogni anno – ha sottolineato Aurigemma - Inoltre, è istituito il tavolo tecnico permanente con funzioni consultive, di analisi e di confronto con i soggetti competenti in materia di prevenzione e promozione della salute, formazione e assistenza sanitaria e nel settore della celiachia. Quindi, questa legge va nella direzione di fornire risposte concrete e mirate a sostegno dei circa 24 mila celiaci della nostra regione, andando a rafforzare e integrare i servizi. Patologia, questa, che deve essere gestita in modo specifico, mirato, sia dal punto di vista sanitario che alimentare”.