AGI - Avevano appena comprato casa. Sarebbero andati a vivere assieme coronando un sogno d'amore cominciato da adolescenti e coltivato per nove anni tra viaggi, avventure e speranze. Niente di tutto ciò: Margaret Spada, 22 anni, è morta per un intervento estetico al naso lo scorso novembre e Salvatore Sferazzo, il fidanzato, da allora non si dà pace e attende con ansia la conclusione dell’inchiesta penale.
Quel giorno nella clinica
Lui era presente, quel giorno, nella sala d’attesa dello studio di viale Cesare Pavese a Roma. Ha capito subito che l’intervento non stava andando nel verso giusto e ha cercato di raggiungere la stanza dove si trovava Margaret. È stato allontanato ma ha avuto l’accortezza di riprendere tutto con il telefonino. E adesso quelle immagini sono al vaglio dei magistrati.
Il dolore del fidanzato
“Margaret mi manca tanto – ha detto Salvatore in una intervista mandata in onda dal Tg1 nell’edizione delle 20 –, lei era la mia quotidianità. Sentivo solamente dei rumori dall’altro lato e quindi ho capito che qualcosa non stava andando. Hanno provato ad allontanarmi mentre Margaret stava male ma io volevo stare solo vicino a lei.
Nello studio quella mattina c’erano due segretarie, inizialmente ho visto solo i due medici. Poi anche due persone, una donna e un uomo. Quali sono stati i miei ricordi nei momenti successivi? Un black-out totale perché provi solo impotenza”.
Tre giorni di speranza
Tre giorni di coma e di speranza. Poi la fine. I titolari dello studio sono indagati: “Ho fiducia nella magistratura”, dice Salvatore che vive pensando solo alla ragazza: “La sua dolcezza, il suo amore per il prossimo, lei non morirà mai e vivrà sempre dentro di me”.