AGI - È morto a Roma, all'età di 90 anni (compiuti 5 mesi fa) Fulco Pratesi, pioniere del movimento ambientalista in Italia. Architetto, giornalista, illustratore e politico, autore, disegnatore, ha fondato il Wwf Italia, di cui è stato a lungo presidente oltre che esempio vivente di ecologismo attivo. Pratesi, morto in una clinica romana, è stato la guida per un'intera generazione di naturalisti. È stato anche parlamentare dal 1995 al 1997 con i Verdi. Nel 2020 l'Università di Palermo gli ha conferito la laurea honoris causa in Biodiversità e biologia ambientale. Era presidente onorario del Wwf Italia e direttore responsabile dello storico magazine Panda sin dalla sua fondazione. La camera ardente sarà aperta dalle ore 11 alle 18 di mercoledì prossimo, 5 marzo, presso la sede del Wwf Italia in via Po a Roma. I funerali, invece, si svolgeranno giovedì 6 marzo alle ore 10.30 nella Chiesa parrocchiale di San Roberto Bellarmino a piazza Ungheria.
"La moglie Fabrizia, il loro un sodalizio lunghissimo iniziato da giovanissimi oltre 70 anni fa - ricorda il Wwf - si era spenta meno di 5 appena 3 mesi fa, il 4 ottobre 2024: lascia 4 figli e 6 nipoti. Il suo inseparabile cagnolino, Robin, 14 anni, se ne è andato nei giorni scorsi, pochi giorni dopo il ricovero di Fulco. Il Wwf Italia piange la scomparsa del suo padre fondatore e si stringe con commozione alla famiglia Pratesi. Fondamentale il suo contributo alla definizione e approvazione di leggi fondamentali per la tutela della natura italiana, dalla legge 157 sulla fauna a quella sui parchi del 1991. Ma il suo orgoglio più grande erano le oltre 100 Oasi del Wwf che amava e conosceva una per una".
Per l'associazione, "Fulco Pratesi ha reso migliore il nostro Paese per tutti questi motivi e tanti altri, a cominciare dalla grande vocazione alla divulgazione: storico collaboratore del Corriere della Sera, ha pubblicato una dozzina di libri e curato decine di pubblicazioni anche per ragazzi, trasmettendo la sua grande passione per piante e animali a milioni di italiani attraverso testi accattivanti e disegni dal tratto unico. Ha viaggiato in tutto il mondo, dall'India all'America latina, e tutti i suoi incontri con la natura sono documentati nei suoi inseparabili taccuini".
Una vita intensa
Pratesi, nato a Roma nel 1934 e sfollato nella prima infanzia con la famiglia nella proprietà di campagna nel viterbese, entra presto a contatto con la natura. Fin da piccolissimo s'innamora degli animali e del disegno. Dopo un'infatuazione giovanile per la caccia, converte il suo interesse per la natura e gli animali nella conservazione. "La sua seconda vita - ricorda il Wwf - iniziò nel 1963, nelle foreste dell'Anatolia, in Turchia, dove si era recato a caccia. Gli si paro' di fronte un'orsa con tre piccoli. Fu un incontro 'folgorante' come lui stesso lo ha definito tante volte. Un incontro che gli fece cambiare totalmente prospettiva. Tornato in Italia, vendette il fucile e acquisto' una macchina fotografica".
Nel suo studio di architetto nasce nel 1966 il Wwf Italia, "con pochi soldi e tanto entusiasmo": ne diventa vicepresidente nel 1970 e poi presidente dal 1979 al 1992 e dal 1998 al 2007. Dal 1975 al 1980 è anche presidente della Lipu (Lega italiana protezione uccelli). Specializzato in argomenti ecologici e naturalistici, collabora per anni con il Corriere della Sera, L'Espresso e numerose riviste del settore. Cura, insieme a Franco Tassi, le "Guide alla Natura d'Italia" (Mondadori Editore): tra i suoi testi, "Clandestini in Città" (Mondadori), "Esclusi dall'Arca" (Mondadori), "Il Mondo della Palude" (Rizzoli), "I Cavalieri della Grande Laguna" (Rizzoli), "Taccuini Naturalistici" (Giorgio Mondadori), "Storia della Natura d'Italia". Progetta numerosi parchi nazionali e riserve naturali in Italia e all'estero e dal 1970 al 1980 è consulente di Italia Nostra per i problemi ecologici.
Dall'aprile 1992 al marzo 1994 è deputato dei Verdi. Il 25 novembre 1994 viene insignito dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro dell'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica. Dal marzo 1995 al 2005 ricopre la carica di presidente del Parco Nazionale d'Abruzzo; nel 2007, allo scadere dell'ultimo mandato, resta presidente onorario del Wwf Italia.
Bonelli, addio amico Fulco padre dell'ambientalismo italiano
"Apprendo con profonda tristezza della scomparsa di Fulco Pratesi, fondatore del Wwf Italia, giornalista, disegnatore e straordinario illustratore della natura. Strenuo difensore dell'ambiente, si è battuto con determinazione per l'istituzione dei parchi in Italia ed è stato deputato dei Verdi, lasciando un segno indelebile nella storia dell'ecologismo". Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e parlamentare Avs, ricorda così "con affetto le lunghe conversazioni con lui: la sua passione e il suo amore per la natura trasmettevano forza e determinazione a chiunque lo ascoltasse".
"Ho avuto la fortuna di conoscerlo da giovane, quando insieme lottavamo per salvare dalla speculazione le aree verdi di Roma, riuscendo poi a tutelarle e trasformarle in parchi. Con Fulco - conclude - se ne va un pezzo di storia dell'ambientalismo italiano, ma il suo impegno resterà un esempio per tutti noi. Grazie, Fulco, per tutto quello che hai fatto".
Francescato, era un punto di riferimento
"La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell'ambiente: io come Presidente del WWF Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board Internazionale con il Principe Filippo), lui come figura guida e poi Presidente Onorario dell'associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano." Così Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del WWF Italia, che prosegue: "Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso. Insieme abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. " "In questo momento di grande tristezza, - afferma Francescato - voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell'importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio." "Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l'hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni", conclude.