AGI - Per almeno dieci anni il Catanzaro, la sua squadra del cuore, dovrà fare a meno del suo tifo e del suo supporto. P.E., 58 anni, non potrà più assistere su tutto il territorio italiano alle partite dei giallorossi, essendo stato raggiunto da un Daspo, firmato dal questore di Bolzano, Paolo Sartori, che gli ha imposto l'obbligo di firma per i primi 5 anni presso la Questura di Catanzaro nei giorni in cui
si svolgono competizioni sportive che vedano impegnate la squadra di calcio.
La sanzione a carico dell'uomo, già gravato di un Daspo nel 2017, è legata alle minacce rivolte agli agenti del Reparto Mobile di Padova il 12 gennaio scorso all'ingresso dello stadio 'Druso' di Bolzano prima della partita di calcio di serie B tra Suedtirol e Catanzaro, poi finita 1-1. Nonostante il clima gelido di quel giorno, l'uomo, gravato da numerosi e vari precedenti penali (furto, estorsione, violenza privata, interruzione di pubblico servizio, false dichiarazioni sulla identità personale), è andato in escandescenze quando gli agenti lo hanno fermato per un controllo prima della partita sorprendendolo con un coltello: "Vi apro la pancia come un capretto" la minaccia rivolta ai poliziotti che segnerà per un bel pezzo l'allontanamento del tifoso dai campi di calcio.