AGI - Sono 62.464 i detenuti nelle Carceri italiane, dove i posti regolarmente disponibili ammontano a 46.663, rispetto alla capienza regolamentare di 51.165. E' quanto emerge dal report - con dati aggiornati al 2 dicembre scorso - pubblicato dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, nel quale si sottolinea che "tale criticità è dovuta all'attuale inagibilità di diverse camere di pernottamento e in alcuni casi di intere sezioni detentive", come, per esempio, Milano San Vittore, che detiene, tra i 190 penitenziari del Paese, il "primato" con un indice di sovraffollamento al 228,84%.
A livello nazionale, il Garante parla di un "indice di sovraffollamento del 133,86%". Sono 150 (pari al 79%) gli istituti con un indice di affollamento superiore al consentito: in 61 (32%) risulta pari e superiore al 150% (pari al 33%).
L'analisi mostra poi, su base regionale, una situazione "disomogenea", per quanto la quasi totalità delle regioni (18) "registrino un indice di affollamento superiore agli standard e solo 2 si collochino al di sotto della soglia regolamentare": regioni quali Puglia (170,98%), Molise (162,50), Lombardia (154,17%), Veneto (151,22, Basilicata (150,17%) e Lazio (148,91%), mostrano un "preoccupante indice di sovraffollamento, in buona parte determinato dal divario in negativo tra capienza regolamentare e posti regolarmente disponibili, e tale - si legge nel dossier - da dover necessariamente orientare in termini logisticamente mirati i preannunciati interventi legislativi in tema di edilizia penitenziaria".
Dall'analisi del Garante, si evince poi che i condannati con pena residua da 0 a 3 anni ammontano complessivamente a 23.461: escludendo i 3.869 detenuti per reati contemplati nell'articolo 4 bis dell'ordinamento penitenziario, "restano 19.592 possibili fruitori di misure alternative alla detenzione".