Le tracce della prova di italiano all'esame di maturità
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Maturità: tracce su Moravia, Quasimodo e sul libro-testamento di Piero Angela
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Ecco le 7 tracce

Per l'Analisi del testo (tipologia A)

  • Questo il testo della poesia: In principio Dio creo' il cielo e la terra, poi nel suo giorno esatto mise i luminari in cielo e al settimo giorno si riposo'. Dopo miliardi di anni l'uomo, fatto a sua immagine e somiglianza, senza mai riposare, con la sua intelligenza laica, senza timore, nel cielo sereno d'una notte d'ottobre, mise altri luminari uguali a quelli che giravano dalla creazione del mondo. Amen.

Sempre per l'Analisi del testo (tipologia A)

  • Questo un passaggio del brano. "Tutti lo guardarono. "Ma vediamo, Merumeci", supplico' la madre giungendo le mani; "non vorra' mica mandarci via cosi' su due piedi?... Ci conceda una proroga... ". "Ne ho già concesse due"; disse Leo "basta... tanto più che non servirebbe ad evitare la vendita...". "Come a non evitare?" domandò la madre. Leo alzo' finalmente gli occhi e la guardo': "Mi spiego: a meno che non riusciate a mettere insieme ottocentomila lire, non vedo come potreste pagare se non vendendo la villa...". La madre capi, una paura vasta le si apri davanti agli occhi come una voragine; impallidì, guardò l'amante; ma Leo tutto assorto nella contemplazione del suo sigaro non la rassicuro': "Questo significa" disse Carla "che dovremo lasciare la villa e andare ad abitare in un appartamento di poche stanze?". "Già", rispose Michele "proprio cosi'". Silenzio; la paura della madre ingigantiva; non aveva mai voluto sapere di poveri e neppure conoscerli di nome, non aveva mai voluto ammettere l'esistenza di gente dal lavoro faticoso e dalla vita squallida. "Vivono meglio di noi" aveva sempre detto; "noi abbiamo maggiore sensibilità e più grande intelligenza e perciò soffriamo più di loro..."; ed ora, ecco, improvvisamente, ella era costretta a mescolarsi, a ingrossare la turba dei miserabili; quello stesso senso di ripugnanza, di umiliazione, di paura che aveva provato passando un giorno in un'automobile assai bassa attraverso una folla minacciosa e lurida di scioperanti, l'opprimeva; non l'atterrivano i disagi e le privazioni a cui andava incontro, ma invece il bruciore, il pensiero di come l'avrebbero trattata di quel che avrebbero detto le persone di sua conoscenza, tutta gente ricca, stimata ed elegante; ella si vedeva, ecco... povera, sola, con quei due figli, senza amicizie che' tutti l'avrebbero abbandonata, senza divertimenti, balli, lumi, feste, conversazioni: oscurità completa, ignuda oscurità".

Per il Testo argomentativo (tipologia B)

Sempre per il Testo argomentativo (tipologia B)

  • "In questo nuovo panorama - si legge nel brano del libro di Angela sottoposto agli studenti - ci sono cambiamenti che svettano maggiormente rispetto ad altri. Uno e' la diminuzione del costo relativo delle materie prime e della manodopera rispetto al "software", cioè alla conoscenza, alla creatività. Questo sta succedendo anche in certe produzioni tradizionali, come quella di automobili, ma soprattutto per i prodotti della microelettronica, come telefonini, tablet, computer. Si è calcolato che nel costo di un computer ben il 90% sia rappresentato dal software, cioè dalle prestazioni del cervello. Quindi l'elaborazione mentale sta diventando la materia prima piu' preziosa. La crescente capacita' di innovare sta accentuando quella che gli economisti chiamano 'la distruzione creativa', vale a dire l'uscita di scena di attivita' obsolete e l'ingresso di altre, vincenti".

Sempre per il Testo argomentativo (tipologia B)

  • Nel brano citato nella traccia, che inizia con il passaggio "La storia e' fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta?" la grande inviata affronta tra l'altro i temi della Guerra fredda e della minaccia nucleare, e ancora oggi, si sottolinea, "il susseguirsi di tensioni e conflitti non accenna a placarsi, anche nel nostro continente".

Per il tema di attualita' (tipologia C)

Sempre per il tema di attualita' (tipologia C)

  • "Non sappiamo più attendere. Tutto è diventato istantaneo, in 'tempo reale', come si è cominciato a dire da qualche anno. La parola chiave è: 'Simultaneo'. Scrivo una email e attendo la risposta immediata. Se non arriva m'infastidisco: perché non risponde? Lo scambio epistolare in passato - si legge nell'articolo - era il luogo del tempo differito. Le buste andavano e arrivavano a ritmi lenti. Per non dire poi dei sistemi di messaggi istantanei cui ricorriamo: WhatsApp. Botta e risposta. Eppure tutto intorno a noi sembra segnato dall'attesa: la gestazione, l'adolescenza, l'eta' adulta. C'e' un tempo per ogni cosa, e non è mai un tempo immediato".
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