Maturità: tracce su Moravia, Quasimodo e sul libro-testamento di Piero Angela
L'esame quest'anno interessa 536.008 studenti . Ecco le sette tracce Mini-guida alla maturità 2023: si torna all'era pre-Covid - Meloni ai maturandi: "Siete padroni del vostro destino" - Nonna Imelda a 90 anni insegue il diploma

© Cristiano Minichiello / AGF - Maturità
AGI - C'è il progresso con Quasimodo 'Alla nuova luna', la noia borghese con il capolavoro de 'Gli indifferenti' di Moravia e l'elogio dell'attesa legata a una riflessione sull'uso di WhatsApp, social velocissimo dei tempi moderni.
E ancora, c'è il valore essenziale della creatività umana a fronte delle innovazioni tecnologiche come sottolineato da Piero Angela nell'ultima opera-testamento edita nel 2022 '10 cose che ho imparato'. L'analisi de 'L'idea di nazione' di Federico Chabod; e anche 'L'intervista con la storia' di Oriana Fallaci per ragionare sui temi della Guerra fredda e della minaccia nucleare.
Infine, forse tra le tracce la più inaspettata, la lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all'ex ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, proprio sull'esame di Maturità, un documento che era stato mandato in piena pandemia per chiedere di reintrodurre le prove scritte all'Esame di Stato abolite per il rischio contagio. Una scelta non casuale, quest'anno, in concomitanza proprio con il ritorno dell'esame alla forma pre-Covid.
Per i 536mila studenti chiamati oggi alla prima prova scritta d'italiano, le 7 tracce decise dal ministero sembrano seguire un 'filo rosso' che richiede ai ragazzi di analizzare e riflettere su temi attuali - dal progresso alla nazione, dalla noia alla velocità - unendo i puntini in un disegno che li mette tutti insieme.
Ecco le 7 tracce
Per l'Analisi del testo (tipologia A)
'Alla nuova luna' di Salvatore Quasimodo. La poesia, contenuta nella penultima raccolta del grande poeta, pubblicata nel 1958, è ispirata al lancio in orbita del primo satellite artificiale Sputnik I dell'anno precedente, che apri' la corsa allo spazio.
Quasimodo parla di un uomo "creatore", e di una "intelligenza laica" che "mise altri luminari uguali a quelli che giravano dalla creazione del mondo", ossia i satelliti, sottolineando ancora, come viene chiesto agli studenti, il coraggio dell'uomo che miliardi di anni dopo Dio crea altri astri artificiali.
- Questo il testo della poesia: In principio Dio creo' il cielo e la terra, poi nel suo giorno esatto mise i luminari in cielo e al settimo giorno si riposo'. Dopo miliardi di anni l'uomo, fatto a sua immagine e somiglianza, senza mai riposare, con la sua intelligenza laica, senza timore, nel cielo sereno d'una notte d'ottobre, mise altri luminari uguali a quelli che giravano dalla creazione del mondo. Amen.
Sempre per l'Analisi del testo (tipologia A)
Alberto Moravia con un brano tratto da 'Gli indifferenti', il capolavoro dello scrittore romano, pubblicato nel 1929.
- Questo un passaggio del brano. "Tutti lo guardarono. "Ma vediamo, Merumeci", supplico' la madre giungendo le mani; "non vorra' mica mandarci via cosi' su due piedi?... Ci conceda una proroga... ". "Ne ho già concesse due"; disse Leo "basta... tanto più che non servirebbe ad evitare la vendita...". "Come a non evitare?" domandò la madre. Leo alzo' finalmente gli occhi e la guardo': "Mi spiego: a meno che non riusciate a mettere insieme ottocentomila lire, non vedo come potreste pagare se non vendendo la villa...". La madre capi, una paura vasta le si apri davanti agli occhi come una voragine; impallidì, guardò l'amante; ma Leo tutto assorto nella contemplazione del suo sigaro non la rassicuro': "Questo significa" disse Carla "che dovremo lasciare la villa e andare ad abitare in un appartamento di poche stanze?". "Già", rispose Michele "proprio cosi'". Silenzio; la paura della madre ingigantiva; non aveva mai voluto sapere di poveri e neppure conoscerli di nome, non aveva mai voluto ammettere l'esistenza di gente dal lavoro faticoso e dalla vita squallida. "Vivono meglio di noi" aveva sempre detto; "noi abbiamo maggiore sensibilità e più grande intelligenza e perciò soffriamo più di loro..."; ed ora, ecco, improvvisamente, ella era costretta a mescolarsi, a ingrossare la turba dei miserabili; quello stesso senso di ripugnanza, di umiliazione, di paura che aveva provato passando un giorno in un'automobile assai bassa attraverso una folla minacciosa e lurida di scioperanti, l'opprimeva; non l'atterrivano i disagi e le privazioni a cui andava incontro, ma invece il bruciore, il pensiero di come l'avrebbero trattata di quel che avrebbero detto le persone di sua conoscenza, tutta gente ricca, stimata ed elegante; ella si vedeva, ecco... povera, sola, con quei due figli, senza amicizie che' tutti l'avrebbero abbandonata, senza divertimenti, balli, lumi, feste, conversazioni: oscurità completa, ignuda oscurità".
Agli studenti viene chiesto di argomentare il testo proposto con una riflessione "sulla rappresentazione del mondo borghese come delineato criticamente da Moravia", anche facendo riferimento ad altri autori italiani e stranieri "che hanno affrontato il tema della rappresentazione dei caratteri della borghesia".
Per il Testo argomentativo (tipologia B)
Federico Chabod, 'L'idea di Nazione'. Il brano tratto dall'opera del 1961 del grande storico ricorda che il principio di nazionalita', una delle idee motrici del XIX secolo, fu collegato all'idea di libertà politica, e progressivamente di indipendenza dallo straniero, come nel caso di Cavour, e viene poi citato Mazzini con la sua connessione strettissima tra patria e umanità, che per lui "è, essenzialmente, l'Europa".
Agli studenti viene chiesto di riassumere le visioni di Cavour e Mazzini secondo il brano di Chabod, di spiegare la frase mazziniana "la Nazione non e' fine a se stessa, anzi! E' mezzo altissimo, nobilissimo, necessario, ma mezzo, per il compimento del fine supremo: l'Umanita'", e di riflettere "sul valore da attribuire all'idea di nazione".
Sempre per il Testo argomentativo (tipologia B)
Piero Angela, 'Dieci cose che ho imparato', l'ultima opera-testamento di Piero Angela edita nel 2022.
- "In questo nuovo panorama - si legge nel brano del libro di Angela sottoposto agli studenti - ci sono cambiamenti che svettano maggiormente rispetto ad altri. Uno e' la diminuzione del costo relativo delle materie prime e della manodopera rispetto al "software", cioè alla conoscenza, alla creatività. Questo sta succedendo anche in certe produzioni tradizionali, come quella di automobili, ma soprattutto per i prodotti della microelettronica, come telefonini, tablet, computer. Si è calcolato che nel costo di un computer ben il 90% sia rappresentato dal software, cioè dalle prestazioni del cervello. Quindi l'elaborazione mentale sta diventando la materia prima piu' preziosa. La crescente capacita' di innovare sta accentuando quella che gli economisti chiamano 'la distruzione creativa', vale a dire l'uscita di scena di attivita' obsolete e l'ingresso di altre, vincenti".
Agli studenti viene chiesto quali sono le conseguenze della "distruzione creativa" e cosa intende Angela con "ricchezza immateriale", sottolineando che nel testo il grande giornalista e divulgatore "attribuisce un valore essenziale alla creatività umana nella corsa verso l'innovazione".
Sempre per il Testo argomentativo (tipologia B)
Oriana Fallaci, 'Intervista con la storia'.
- Nel brano citato nella traccia, che inizia con il passaggio "La storia e' fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta?" la grande inviata affronta tra l'altro i temi della Guerra fredda e della minaccia nucleare, e ancora oggi, si sottolinea, "il susseguirsi di tensioni e conflitti non accenna a placarsi, anche nel nostro continente".
Agli studenti si chiede se "la situazione è ancora oggi nei termini descritti dalla giornalista".
Per il tema di attualita' (tipologia C)
Lettera aperta al ministro Bianchi sull'esame di Maturità. Si richiede un commento alla lettera aperta al ministro Bianchi sull'esame di Maturità, il documento inviato nel 2021 dal mondo accademico e culturale all'allora ministro dell'Istruzione, in piena pandemia, per chiedere di reintrodurre le prove scritte alla maturità, abolite per il rischio contagio. Una scelta non casuale, in concomitanza proprio con il ritorno dell'esame alla forma pre-Covid.
Sempre per il tema di attualita' (tipologia C)
Marco Belpoliti con 'Elogio dell'attesa nell'era di Whatsapp'. La traccia riguarda un articolo di Marco Belpoliti, pubblicato su 'Repubblica' il 30 gennaio 2018.
- "Non sappiamo più attendere. Tutto è diventato istantaneo, in 'tempo reale', come si è cominciato a dire da qualche anno. La parola chiave è: 'Simultaneo'. Scrivo una email e attendo la risposta immediata. Se non arriva m'infastidisco: perché non risponde? Lo scambio epistolare in passato - si legge nell'articolo - era il luogo del tempo differito. Le buste andavano e arrivavano a ritmi lenti. Per non dire poi dei sistemi di messaggi istantanei cui ricorriamo: WhatsApp. Botta e risposta. Eppure tutto intorno a noi sembra segnato dall'attesa: la gestazione, l'adolescenza, l'eta' adulta. C'e' un tempo per ogni cosa, e non è mai un tempo immediato".