Demoliscono una fattoria e per sbaglio anche un'opera inedita di Banksy

Demoliscono una fattoria e per sbaglio anche un'opera inedita di Banksy

La ditta incaricata della demolizione e il proprietario della fattoria dicono di essere state del tutto all’oscuro del valore dell’opera (dal titolo "Morning is broken") e, soprattutto, dell’identità di chi l’ha realizzata

demolito murale banksy fattoria kent


AGI - In seguito alla demolizione di una vecchia fattoria abbandonata nella località balneare di Herne Bay, nel Kent, in Inghilterra, un’opera d’arte dell’ormai quotatissimo artista di strada Bansky è andata irrimediabilmente distrutta. Ne scrive il Guardian, che racconta anche che il murale – intitolato “Morning is Broken” – raffigurava un adolescente in piedi, affacciato ad una finestra accanto a un gatto che fa capolino sul davanzale, il quale è intento ad aprire delle tende fatte di lamiera ondulata.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Banksy (@banksy)

 

La ditta incaricata della demolizione e il proprietario della fattoria dicono di essere state del tutto all’oscuro del valore dell’opera e, soprattutto, dell’identità di chi l’ha realizzata: “Non avevamo idea che fosse un Banksy. Mi ha fatto star male averlo saputo dopo, alla fine eravamo tutti molto dispiaciuti”, ha dichiarato uno dei responsabili della ditta.

Tuttavia, non è la prima volta che un’opera di Bansky viene rimossa: solo un mese fa è accaduto a Margate, altra città balneare del Kent. Il lavoro, dal titolo “Valentine’s Day Mascara” era incentrato sul tema della violenza domestica nell’ambito della lotta agli abusi contro le donne e raffigurava l’immagine di una casalinga degli anni '50, con un grembiule blu e guanti gialli per i piatti, con un occhio gonfio e senza un dente, che è stata vista spingere il suo partner dentro un congelatore orizzontale. Nell’opera, il congelatore è un vero elettrodomestico.

L’installazione è stata sì rimossa per ben due volte dal luogo dove era collocata, ma per fortuna è stata successivamente trasferita in un parco della stessa città, tant’è che ora resta accessibile a quanti desiderano ora godersela.