AGI - Andrea Cozzolino europarlamentare del Pd sospeso dal partito, pur dichiarandosi estraneo ai fatti, chiede di essere sentito dal giudice in Belgio sul caso qatargate - non è indagato - per contribuire "all'accertamento della verità" e si dice pronto a rinunciare all'immunità parlamentare.
"Da oltre una settimana - dichiara l'europarlamentare in una nota - sono quotidianamente chiamato in causa sulla stampa nella vicenda Qatargate sulla base di sospetti e illazioni, pur non avendo ricevuto alcun avviso o comunicazione giudiziaria da parte delle autorità inquirenti.
Essendo tale condizione ingiusta e mortificante ho dato incarico ai miei avvocati - Federico Conte, Dezio Ferraro e Dimitri De Beco – di presentare al giudice istruttore belga, Michel Claise, una formale istanza con la quale, pur dichiarandomi estraneo ai fatti, chiedo di essere sentito per contribuire all’accertamento della verità, rinunciando a tal fine alle guarentigie dell’immunità parlamentare".
La Corte d'appello di Brescia ha rinviato al 3 gennaio la decisione sul trasferimento a Bruxelles di Silvia Panzeri, figlia dell'ex eurodeputato, per valutare le condizioni di sovraffollamento delle carceri belghe. Intanto l'eurodeputata Eva Kaili avrebbe cominciato a confessare. Indagine per fuga di notizie della Procura federale
Intanto su presunto caso di corruzione che scuote da giorni Bruxelles è tornata ad intervenire la presidente del Parlamento europeo: "La nostra democrazia è sotto attacco - ha affermato Roberta Metsola partecipando alla conferenza degli ambasciatori alla Farnesina - attori terzi pensano che l'Europa sia in vendita ma a tutto questo abbiamo risposto e risponderemo con fermezza".
Metsola ha poi garantito: "Prenderò le decisioni con i miei colleghi di mettere a sistema tutte le regole che devono essere rafforzate e controllare cosa fanno deputati e rappresentanti di organizzazioni che sono una minaccia, perché dietro di loro presumibilmente ci sono regimi di Paesi terzi".