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"Mi candido con una mia lista di giovani per rivoluzionare Milano", dice Beppe Sala

"Mi candido con una mia lista di giovani per rivoluzionare Milano", dice Beppe Sala

L'obiettivo è creare una classe dirigente: il testimone passerà a un ragazzo o una ragazza

Sala una mia lista di giovani per rivoluzionare Milano

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MIGUEL MEDINA / AFP - Beppe Sala

AGI - Una lista di giovani e nella squadra anche l'eventuale successore. E' quanto annuncia Beppe Sala che in un'intervista al Corriere della Sera indica come centro della sua azione per il futuro di Milano i quartieri, per una città policentrica.

“Ci sarà una lista Beppe Sala sindaco. Il minimo comune denominatore - spiega - è che sarà una lista di giovani, guidata da un candidato e da una candidata”.

All’indomani della scelta di correre ancora da sindaco, il primo cittadino di Milano afferma che si ricandiderà "per fare una vera rivoluzione”. E punta su un uomo e una donna, giovani, che ha già individuato e che spera di annunciare dopo le feste.

Sala dice anche di credere “molto nel valore della squadra e della stabilità tanto che durante questi 5 anni non è stato mandato via nessun assessore e nessuno si è dimesso ad eccezione dei due che sono stati eletti in ruoli più importanti. È un unicum nella storia della città. Se i milanesi mi riconfermeranno - assicura - saranno i miei ultimi 5 anni da sindaco”.

L’obiettivo e l’impegno “sarà quello di creare una classe dirigente e un candidato a prendere il testimone. Ci sarà un gruppo di persone che si giocherà le carte per essere il delfino o la delfina”.

Quanto al futuro di Milano lo vede nei quartieri. E Sala dice: “La città è un sistema circolatorio e nervoso, è un organismo da valutare nel suo insieme. Certo: la scuola, l’anagrafe, la cultura, l’ambiente vanno pensati come servizi di base che devono essere a portata di mano. Il tempo della necessità va accorciato. Ma so benissimo che è metà dell’opera. C’è una questione che non ha a che fare con la necessità, ma con il piacere e lo scambio: non la sopravvivenza, proprio la vita vivente. Noi dobbiamo temperare queste due esigenze: necessità e vita”.

Poi il sindaco aggiunge: “Dovremo cambiare. Ma le città non sono al tramonto. La forma città è talmente significativa in questa era di transizione” quindi “una delle risorse di Milano, lo si è visto in questa crisi pandemica, è la vita ricchissima dei suoi quartieri. In passato tanti hanno parlato di città policentrica arrivando a mitizzarla, ma mai a realizzarla. Ora ci sono i presupposti perché questo accada. Noi crediamo nella città in 15 minuti, rifondata sulla prossimità. Ci crediamo perché una delle cose che cambierà sarà la mobilità. Meno mobilità o comunque diversa”.

Poi un pensiero va ad Angela Merkel, la Cancelliera tedesca, che Sala vede così: “Il sogno di ogni politico è lasciare dando il meglio di sé nell’ultima fase della propria carriera. E Merkel, nell’ultima fase, sta dando il meglio. L’ammiro profondamente. Se la Germania è dove si trova oggi è in gran parte merito suo”.