Quarantatrè migranti (tra cui due donne e 17 minori non accompagnati) salvati a nord di Zuara, una nave in stand by tra Italia e Malta con 118 persone a bordo, la ripresa della 'rotta' Algeria-Sardegna. Complice il bel tempo, tornano a intensificarsi le partenze dal nord Africa e il timore è che - in assenza di soccorsi tempestivi - possano verificarsi nuove tragedie del mare.
L'ultimo salvataggio in ordine cronologico è quello portato a termine da nave "Mare Jonio" in acque internazionali ma in zona Sar libica: "erano a bordo di un'imbarcazione in vetroesina piena d'acqua e sovraccarica, a rischio di affondare", spiega "Mediterranea Saving Humans", assicurando che tutti i soccorsi - malgrado disidratazione, insolazioni, spasmi muscolari e, in qualche caso, ustioni da acqua salata e benzina - sono attualmente in buone condizioni.
Rigoroso il rispetto dei protocolli anti Covid: il personale ha indossato dispositivi di protezione antivirali, antibatteriologici e di biocontenimento mentre i naufraghi sono stati immediatamente sottoposti a triage medico-sanitario.
Nell'ultima settimana, denuncia la Ong, sono stati "almeno tre i casi di respingimento operati dalla cosiddetta Guardia costiera libica, di persone in fuga verso l'inferno dei campi di prigionia, delle torture e degli abusi".
Nel frattempo, nessuna delle due richieste di 'porto sicuro' avanzate da "Ocean Viking" di Sos Mediterranee ha ricevuto risposta (tuttora a bordo le persone soccorse in due momenti diversi il 25 giugno scorso) mentre oggi si e' alzato in volo per la sua prima missione "Seabird", il nuovo aereo della ong tedesca Sea Watch: "Moonbird" e' fermo per manutenzione.
Al 26 giugno, i migranti sbarcati nel 2020 sulle nostre coste erano 6.576, due volte e mezzo di più dei 2.508 dello stesso periodo dell'anno scorso e negli ultimi giorni sono ripresi anche gli approdi sulle coste sud-occidentali della Sardegna. Le ultime 13 persone sono arrivate la notte scorsa e il timore ora è per i pochi posti nei centri d'accoglienza, che potrebbero esaurirsi presto, e per gli eventuali riflessi sul turismo, in un periodo già problematico a causa dell'emergenza sanitaria. Ieri a Porto Pino, sulla spiaggia di Sant'Anna Arresi - tra turisti e bagnanti - sono stati intercettati due gruppi, uno di 19, l'altro di 8; altri sei algerini sono stati trovati a Teulada, 12 a Cala Cipolla, 10 in località Sa Colonia, 14 a Sant'Antioco.
I militari hanno distribuito a tutti i nuovi arrivati le mascherine di protezione e attivato l'intervento della Assl per una prima misurazione della temperatura. Dall'inizio dell'anno a sabato scorso sono già arrivati sull'isola 360 migranti.
Da oggi un elicottero e una motovedetta del Reparto navale delle fiamme gialle pattugliano l'area davanti alle coste a più alto rischio sbarchi e il dispositivo sarà replicato domani, quando sono previste condizioni meteomarine favorevoli alla traversata di 10-12 ore che i migranti compiono dal 2006 dal porto di Hannaba, in Algeria.