AGI - Un'assistente giudiziaria che, fino a lunedì 15 giugno, giorno del tampone, era in servizio all'ufficio URP (relazioni col pubblico) del Tribunale di Milano è risultata positiva al coronavirus. Lo apprende l'AGI. La scoperta della positività è legata allo screening tramite test sierologici, seguiti dal tampone in caso di presenza di anticorpi, in corso nella cittadella giudiziaria. Una campagna, iniziata all'inizio di giugno, che riguarda tutto il personale amministrativo e della magistratura, togati e onorari, in collaborazione col Policlinico di Milano.
L'adesione per sottoporsi gratuitamente al prelievo ed eventualmente al tampone è volontaria, l'esame gratuito. I test sono stati eseguiti nell'ambulatorio al piano terra del Palazzo. Come da protocollo, sono in corso le procedure di sanificazione e di ricostruzione dei contatti avuti dalla donna. Per prevenire eventuali possibilità di contagio, i contatti tra i dipendenti del Tribunale e il pubblico sono regolati dalle rigide norme di prevenzione previste in tutti gli uffici pubblici, oltre che dall'uso di mascherine obbligatorio nella regione Lombardia sia al chiuso che all'aperto. Nel caso dell'Urp, i contatti col pubblico sono separati da uno schermo di vetro. Il Tribunale ha pagato un prezzo molto alto all'infezione, con due decessi (un carabiniere e un'impiegata) e diversi casi di positivià, anche tra i magistrati, alcuni ricoverati.