(AGI) - CdV, 23 ott. - "I tempi cambiano e noi cristianidobbiamo cambiare continuamente", con liberta' e nella verita'della fede. Lo ha affermato il Papa all'omelia della messa delmattino, celebrata alla Domus Santa Marta, prima dell'iniziodella penultima Congregazioen Generale del Sinodo sullaFamiglia. Francesco ha riflettuto sul discernimento che laChiesa deve operare guardando ai "segni dei tempi", senzacedere alla comodita' del conformismo, ma lasciandosi ispiraredalla preghiera. "I tempi - ha detto testualmente - cambiano enoi cristiani dobbiamo cambiare continuamente. Dobbiamocambiare saldi nella fede in Gesu' Cristo, saldi nella verita'del Vangelo, ma il nostro atteggiamento deve muoversicontinuamente secondo i segni dei tempi. Siamo liberi. Siamoliberi per il dono della liberta' che ci ha dato Gesu' Cristo.Ma il nostro lavoro e' guardare cosa succede dentro di noi,discernere i nostri sentimenti, i nostri pensieri; e cosaaccade fuori di noi e discernere i segni dei tempi". Secondo il Papa, dunque, "i tempi fanno quello che devono:cambiano. I cristiani devono fare quello che vuole Cristo:valutare i tempi e cambiare con loro, restando "saldi nellaverita' del Vangelo". Cio' che non e' ammesso e' il tranquilloconformismo che, di fatto, fa restare immobili. In merito, Francesco ha citato il brano della Lettera aiRomani di San Paolo, il quale, ha detto Francesco, predica con"tanta forza la liberta' che ci ha salvato dal peccato". E c'e'la pagina del Vangelo nella quale Gesu' parla dei "segni deitempi" dando dell'ipocrita a coloro che sanno comprenderli manon fanno altrettanto con il tempo del Figlio dell'Uomo. Dio ciha creato liberi e "per avere questa liberta' - ha affermato ilPapa - dobbiamo aprirci alla forza dello Spirito e capire benecosa accade dentro di noi e fuori di noi", usando il"discernimento". "Abbiamo - ha spiegato - questa liberta' digiudicare quello che succede fuori di noi. Ma per giudicaredobbiamo conoscere bene quello che accade fuori di noi. E comesi puo' fare questo? Come si puo' fare questo, che la Chiesachiama 'conoscere i segni dei tempi'? I tempi cambiano. E'proprio della saggezza cristiana conoscere questi cambiamenti,conoscere i diversi tempi e conoscere i segni dei tempi. Cosasignifica una cosa e cosa un'altra. E fare questo senza paura,con la liberta'". Nella sua omelia, trasmessa oggi quasi integralmente dallaRadio Vaticana, Francesco ha riconoscito che non e' una cosa"facile", troppi sono i condizionamenti esterni che premonoanche sui cristiani inducendo molti a un piu' comodo non fare:"Questo e' un lavoro che di solito noi non facciamo: ciconformiamo, ci tranquillizziamo con 'mi hanno detto, hosentito, la gente dice ho letto...'". "Cosi' - ha osservato -siamo tranquilli... Ma qual e' la verita'? Qual e' il messaggioche il Signore vuole darmi con quel segno dei tempi? Per capirei segni dei tempi, prima di tutto e' necessario il silenzio:fare silenzio e osservare. E dopo fare una riflettere dentro dinoi. Un esempio: perche' ci sono tante guerre adesso? Perche'e' successo qualcosa?". Per capirlo, ha ribadito, "dobbiamopregare... Servono silenzio, riflessione e preghiera. Soltantocosi' potremo capire i segni dei tempi, cosa Gesu' vuol dirci". Il problema di capire i segni dei tempi, ha poi concluso,"non e' un lavoro esclusivo di un'e'lite culturale. Gesu' nondice "guardate come fanno gli universitari, guardate come fannoi dottori, guardate come fanno gli intellettuali?". Gesu', haconcluso Francesco, parla ai contadini che "nella lorosemplicita'" sanno "distinguere il grano dalla zizzania". (AGI).