(AGI) - Budapest, 3 set. - La polizia ungherese si e' ritirataquesta mattina dall'ingresso della stazione internazionaleKeleti di Budapest, consentendo l'ingresso di centinaia dirifugiati siriani, afghani e pakistani, bloccati da martedi'nella capitale. Le ferrovie ungheresi negano che siano inpartenza treni verso l'Europa occidentale. Un portavoce dellapolizia austriaca conferma che al momento non ci sono treni inviaggio da Budapest Keleti verso Vienna. I migranti hannotuttavia preso d'assalto un convoglio diretto a Sopron, alconfine con l'Austria. Il treno ha lasciato la stazione alle11,18: i migranti sperano di poter attraversare il confine conl'Austria e poi proseguire il viaggio verso la Germania. Per ilpremier ungherese Viktor Orban, l'emergenza migranti e' "unproblema tedesco", considerato che delle migliaia entrati inUngheria nessuno vuole rimanervi, ma tutti vogliono andare inGermania. Il premier ungherese ha comunque dichiarato chel'Ungheria deve registrare tutti i migranti nel Paese, primache la lascino alla volta di Austria o Germania e ha annunciatoentro il 15 settembre un nuovo pacchetto di norme, compresa unabarriera fisica, per contrastare il massiccio flusso dimigranti. Incontrando a Bruxelles il presidente del Parlamento,Martin Schulz, Orban ha messo in evidenza l'incapacita' deileader europei di "controllare la situazione". Sotto accusa ilsistema delle quote: a giudizio di Orban "serve a incoraggiarei migranti a venire in Europa, e invece dobbiamo dire loro chenon possiamo garantire che vengano accolti". Invece il veronodo e' il contratto delle frontiere. "Senza il controllo dellefrontiere possiamo fare poco. E' questa la priorita' numerouno" dell'Europa secondo Orban. Preoccupato per la questionemigratoria e per il modo con cui l'Europa sta reagendo e'Martin Schulz. - "Il sistema di Schengen e' chiaramenteminacciato" ha avvertito il presidente del Parlamento europeoal termine del suo incontro con Orban. "quello che vedo e'egoismo invece di risposte comuni, e non possiamo gestire laquestione migratoria senza rispettare i principi europei" .Schulz non ha nascosto che si tratta di "un momento crucialeper l'Ue, che se continua cosi', rischia di dividersi". Diimmigrazione ha parlato anche il presidente della Repubblica,Sergio Mattarella. "L'evidenza dei fatti e delle tragedie a cuisi assiste hanno una forza di persuasione molto alta" haaffermato il Capo dello Stato. (AGI)