(AGI) - Roma, 30 lug. - C'e' anche Egisto Bianconi, romano47enne, direttore generale dell'ospedale Sant'Andrea di Roma,tra gli arrestati nell'ambito di una vasta inchiesta nellacapitale su traffico di droga, prestiti usurari e sulleprocedure di aggiudicazione di un importante appalto per lecamere mortuarie della struttura sanitaria. L'operazione e'stata condotta all'alba dalla Squadra Mobile di Roma, con lacollaborazione dei militari della Compagnia Carabinieri"Montesacro", del Reparto Prevenzione Crimine "Lazio" e delReparto Mobile di Roma. Bianconi rientra nell'inchiesta -stando alle risultanze investigative - proprio per la parte cheavrebbe avuto nella vicenda dell'appalto. Poliziotti ecarabinieri hanno eseguito ordinanze di custodia cautelareemesse dal Gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta dellalocale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 9soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati diassociazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti,rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, corruzioneper un atto contrario ai doveri d'ufficio, porto abusivo diarmi da fuoco, usura aggravata e turbata liberta' degliincanti. Per Bianconi custodia ai domiciliari. E nel giro dipoche ore il presidente della Regione Lazio, appresa la notiziadell'arresto di Bianconi, per fatti risalenti al suo precedenteincarico, ne ha disposto l'immediata sospensione dalla carica,nominando commissario straordinario Lorenzo Sommella, attualedirettore sanitario aziendale. Il nome di Bianconi e' spuntatofuori in seguito alle investigazioni protrattesi ad ampioraggio sulle attivita' illecite della famiglia Primavera:Guerino, 57 anni, e i figli Fabrizio e Daniele, 34 e 28 anni,il primo accusato di usura aggravata, rivelazione edutilizzazione di segreti di ufficio e corruzione per un attocontrario ai doveri d'ufficio; il secondo accusato diassociazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti,rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, portoabusivo di armi da fuoco e corruzione per un atto contrario aidoveri d'ufficio, e il terzo accusato di associazionefinalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, rivelazioneed utilizzazione di segreti di ufficio corruzione per un attocontrario ai doveri d'ufficio. Tutti e tre sono irreperibili.Inchiesta che a vario titolo ha portato agli arresti, aidomiciliari, anche di Fabrizio Coppola, imprenditore edilenativo di Campagnano di Roma, 47enne; Luciano Giustino Taffo,nato a Poggio Picenze (L'Aquila), 55 anni, e il figlio daniele,27 anni, noti imprenditori titolari dell'omonima ditta di pompefunebri nella capitale e accusati con Bianconi del reato diturbata liberta' degli incanti, rivelazione ed utilizzazione disegreti di ufficio e corruzione per un atto contrario ai doverid'ufficio. Per Filippo Zanutti, romano 37enne, che era ilresponsabile unico del procedimento e presidente dellacommissione di gara, l'accusa di turbata liberta' degliincanti, e per lui e' scattata la misura interdittiva dellasospensione dal pubblico ufficio attualmente esercitato per ladurata di 12 mesi. La vicenda emersa e' quella della garad'appalto indetta dall'azienda ospedaliera Sant'Andrea eprotrattasi fino al novembre 2014 per l'affidamento dei"servizi inerenti i decessi in ambito ospedaliero con annessagestione della camera mortuaria" del nosocomio in relazionealla quale sono state documentate condotte di rivelazione disegreto d'Ufficio, turbata liberta' degli incanti, corruzioneed indebita induzione all'erogazione di utilita'. Leinvestigazioni della Squadra Mobile hanno permesso didocumentare, in tale contesto, l'assegnazione fraudolentadell'appalto, a favore di Luciano Giustino Taffo e del figlioDaniele. Da intercettazioni relative ad altre persone entratein qualche modo nell'inchiesta emerge che si parla di "unamedia di cinquecento decessi all'anno...a tre mila euro lamedia a funerale.. e' un milione e mezzo di euro l'anno...".(AGI) .