(AGI) - Milano, 22 lug. - Tanti amici, il mondo della moda, manon gli stilisti. Presso la Basilica San Carlo di Milano, a duepassi dallo storico negozio in Galleria Passarella, in molti sisono ritrovati oggi per un ultimo saluto a Elio Fiorucci,arrivati a rendere omaggio allo stilista scomparso lunedi'anche indossando t-shirt con le sue creazioni, dai soggetti diLove Therapy, ai famosi angeli adottati come logo. Le esequiesono state celebrata da un commosso don Mazzi, amico diFiorucci da molti anni, che lo ha ricordato come "un poetastraordinario", sottolineando che Milano ha ancora "bisogno diqualcuno che la faccia cantare, che le dia un colore eun'anima". Spiegando quanto fosse "faticoso" per lui parlare diElio Forucci, don Mazzi durante l'omelia si e' rifugiato tra leparole di Alda Merini e della sua poesia 'Solo una manod'angelo': "Milano - ha detto don Mazzi - ha bisogno che gliangeli delle magliette di Elio si stacchino e ridipingano unacitta' che e' diventata artificiale. Elio era un poetastrordinario - ha aggiunto - di una grande delicatezza. Milanoha ancora bisogno di questo, di un po' di amore in piu', di unpo' di colore in piu', di meno personaggi e piu' poeti". Aringraziare lo stilista scomparso, c'era una delegazione deivolontari di strada City Angels: il fondatore, Mario Furlan, haricordato che la maglietta della divisa fu proprio disegnata edonata da Fiorucci, che era vicino all'associazione e li avevaanche stimolati a consacrare nei loro centri, dove talvoltaandava, un giorno della settimana al cibo vegetariano. Furlanha quindi annunciato l'intenzione di rendere omaggio allostilista, intitolandogli il centro di accoglienza di viaPollini, che diventera' quindi 'Casa Fiorucci'. Una petizione,e lo ha ricordato al termine dei funerali Giusy Lagana' di Fareper Bene Onlus, chiede che a Fiorucci venga intitolata laGalleria Passarella, simbolo della sua presenza milanese e permolti anni luogo di ritrovo per i giovani. A raccogliere larichiesta, il vice sindaco Francesca Balzani, presente alleesequie in rappresentanza del primo cittadino (sia il Comune diMilano che la Regione Lombardia aveva inviato i propriGonfaloni), che ha definito la proposta "una bella idea". Arappresentare Palazzo Marino, ma spinto anche da un motivopersonale visto che il padre sarto confeziono' i primi capi aetichetta Fiorucci, c'era il presidente dell'Aula, BasilioRizzo, che ha aperto la strada all'esame per l'iscrizione diFiorucci al Famedio: "deve essere approvata dall'ufficio dipresidenza che si riunira' a ottobre - ha spiegato -. Per lasepoltura, invece, bisogna aspettare un anno e deve essereapprovata dai quattro quinti del consiglio. Poi bigonera'vedere se la famiglia vorra'". Al momento, infatti, il feretrodello stilista viaggia verso Sueglio, paesino sulle montagnedella provincia di Lecco, di dove erano originari i genitori. A stringersi intorno alle figlie presenti Ersilia e Agusta -mancava la terza in dirittura d'arrivo con la gravidanza -,alle sorelle e il fratello e ai numerosi nipoti, c'era dunqueil mondo della moda, ma non molti volti tra quelli dei tantistilisti che hanno nelle ore precedenti manifestato cordoglio,fatta eccezione per Chiara Boni, Carlo e Ennio Capasa (Costumenational) e Raffaella Curiel; tra i presenti si sono notatianche Umberto Cairo, Massimo e Milly Moratti, Jo Squillo, BeppeModenese, Mario Boselli, Afef, Vittoria Brambilla e l'exsindaco Paolo Pillitteri, che ha raccontato di avere diFiorucci "un bellissimo ricordo. Ci si vedeva spesso anche conl'assessore Umberto Dragone - ha detto -: l'avevamo elettopunto di riferimento perche' lui aveva la grande forza divolare sopra le risse politiche". (AGI)