(AGI) - Milano, 20 lug. - Martina Levato, la studentessabocconiana accusata di alcune aggressioni con l'acido assiemeal compagno Alexander Boettcher, deve rimanere in carcere,anche se e' al nono mese di gravidanza. La decisione e' statapresa dai giudici della nona sezione penale del Tibunale diMilano che l'hanno condannata a giugno a 14 anni di carcere. E'stata cosi' bocciata l'istanza presentata dal difensore dellaragazza, l'avvocato Daniele Barelli che aveva invocatol'"incompatibilita'" del regime carcerario con la gravidanza.Il pm Marcello Musso aveva dato parere "assolutamentecontrario" alla richiesta di scarcerazione e alla concessionedei domiciliari. Per i giudici, cosi' come per il pm, laragazza non puo' lasciare il carcere perche' c'e' il pericolodi reiterazione dei reati. Levato, condannata per l'aggressionedel 28 dicembre scorso al 22enne Pietro Barbini, e' a processocon rito abbreviato per altre aggressioni con l'acido e peraver tentato di evirare un giovane. La sua difesa ha presentatoun'istanza analoga di scarcerazione e domiciliari anche al gupRoberto Arnaldi, giudice del processo in abbreviato per lei eper Magnani che comincera' a settembre. (AGI).