(AGI) - Roma, 11 lug. - Dopo il calo registrato negli ultimidue anni, il 2015 segna il ritorno della classica vacanza almare. Quest'estate quasi 16 milioni di italiani sceglierannouna meta balneare: si tratta di oltre un viaggiatore su due(54%), il 6% in piu' rispetto al 2014. Abbronzatura e sole sonola motivazione indicata dal 30% di chi ha deciso di passare leferie in spiaggia, ma e' forte anche il desiderio di respirareun'aria piu' salutare (26%) e quello di vivere un maggiorecontatto con la natura e l'ambiente (18%). Pochissimi, invece,andranno al mare per nuotare: solo l'8% segnala la voglia difare il bagno tra le ragioni della sua scelta. Il quadro emergedal consueto sondaggio condotto da Confesercenti con SWG sugliitaliani in occasione delle vacanze estive 2015. Con i dominio del mare, sono in calo le quote di vacanzieriper altre destinazioni: la montagna, che passa dal 13% all'11%,cosi' parchi e riserve naturali, preferiti dal 6% degliitaliani (nel 2014 erano l'8%). Stabili le citta' d'arte e lemetropoli, verso le quali si orientera' il 19% dei viaggiatori,e le mete esotiche, scelte dal 3%. Torna a piacere anche lostabilimento attrezzato, scelto dal 45% di chi andra' invacanza sotto l'ombrellone, contro il 42% registratonell'estate 2014. L'opinione pubblica si divide inveceperfettamente a meta' sul tema degli ambulanti abusivi chegirano per le spiagge: il 50% degli intervistati si e' dettoinfastidito, contro un'altra meta' che appare invece piu'disposta a chiudere un occhio. Chi non vede positivamente ilfenomeno lo considera una dimostrazione della mancanza dilegalita' e di controllo nel nostro Paese (70%) , mentre menodi 1 su 5 (il 17%) lo interpreta come un segnale di degrado. Il13%, infine, punta il dito sull'evasione fiscale da parte degliabusivi: un fattore sentito soprattutto tra i rispondenti delNord Est. "La stagione e' partita in sordina, ma grazie al caldo e'poi andata in crescendo. Un po' per il cosiddetto consumod'impulso, realizzato dagli italiani in fuga dalle citta'arroventate per recarsi nelle localita' di mare piu' vicine, unpo' perche' le mete balneari rappresentano d'estate sempreun forte richiamo turistico.commenta Vincenzo Lardinelli,presidente di Fiba, l'associazione degli imprenditori balnearedi Confesercenti. Gli stabilimenti, prosegue Lardinelli, "accolgono ed incoraggiano questa tendenza aumentando i servizie soprattutto mantenendo fermi i prezzi. La parola d'ordine e':stabilita' dei prezzi. Chi e' riuscito ha anche abbassato unpo' le tariffe per andare incontro alla clientela, soprattuttoin quelle zone del Paese dove la crisi si fa sentire di piu'.Parallelamente -assicura Lardinelli- si e' cercato diincrementare l'offerta con attivita' ricreative, sportive,fitness, mentre non si costruiscono piu' piscine in riva almare, talvolta per le limitazioni imposte dalle Regioni, masoprattutto per l'impossibilita' di investire. Il dato positivoe' che questo caldo eccezionale sta portando un incremento deiconsumi in bibite, gelati e pasti nei ristoranti. Mentre ilnegativo e' rappresentato dalla crescente presenzadell'abusivismo lungo i litorali. Un fenomeno che, nonostantel'impegno delle imprese balneari e le varie direttive dicontrasto varate anche recentemente dal ministero, continua asfuggire all'attenzione delle forze dell'ordine, a danno dellaclientela e del commercio locale". (AGI).