(AGI) - Roma, 27 mag. - La Corte d'Assisi d'Appello di Perugiamette la parola fine al processo per l'omicidio di Melania Rea:Salvatore Parolisi, il caporal maggiore accusato dell'omicidiodella moglie, condannato a 20 anni. Il ricalcolo della pena alribasso per Salvatore Parolisi (condannato a 30 anni con ritoabbreviato) era stato disposto l'11 febbraio scorso dalla Cortedi Cassazione che aveva escluso l'aggravante della crudelta'per il militare. Il sottufficiale dell'Esercito, di stanza al235esimo Reggimento 'Piceno' ad Ascoli Piceno, in Appello erastato condannato a 30 anni (in primo grado il gup di TeramoMarina Tommolini, nel rito abbreviato condizionato, gli avevainflitto l'ergastolo). Poi la Cassazione aveva confermatoche Salvatore Parolisi e' responsabile dell'omicidio dellamoglie Melania Rea, ma la pena a 30 anni di carcere inflittagliin appello doveva essere diminuita. Parolisi era l'unicoimputato per l'omicidio della moglie, avvenuto nel boschettodelle Casermette, a Ripe di Civitella del Tronto, in provinciadi Teramo, il 18 aprile del 2011: il corpo della donna venneritrovato due giorni dopo la sua scomparsa, grazie ad unatelefonata anonima alla polizia in cui si annunciava ilritrovamento di un cadavere seminudo e vilipeso. Perl'imputato, ex caporal maggiore dell'Esercito di stanza al235esimo Reggimento Piceno, il gup di Teramo, in primo grado,aveva disposto la condanna all'ergastolo, poi, riformata inappello con i trent'anni di carcere. La riduzione della pena datrenta a venti anni per il caporal maggiore dell'Esercito,Salvatore Parolisi, e' stata chiesta stamani dal sostitutoprocuratore generale Giancarlo Costagliola. Un calcolo a cui siarriva escludendo per Parolisi l'aggravante della crudelta',come chiesto dalla Suprema Corte il 10 febbraio scorso, purriconoscendo la responsabilita' dell'imputato nell'omicidio."Il procuratore generale Giancarlo Costagliola, ha motivato lasua richiesta spiegando che "era il massimo della penapossibile dopo la decisione della Cassazione". Il sostitutoprocuratore ha poi spiegato di aver chiesto che vengano negatea Parolisi le attenuanti generiche. "Tutte le situazioni che sisono create e che si sono accertate - ha spiegato Costagliola -dalla condotta di Parolisi durante, prima e dopo il processo,chiariscono che non merita nessun tipo di attenuante. Ha negatoil rapporto che aveva con la sua ex allieva e ha vilipeso ilcadavere per far pensare che fossero state altre persone aduccidere sua moglie". .