(AGI) - Treviso, 19 mag. - La Guardia di Finanza di Treviso hascoperto un evasione fiscale da 27 milioni nel mondo del rally,individuando un giro di fatture false per quasi 10 milioni:l'indagine dei militari ha riguardato cinque societa', dellequali una estero-vestita e con sede fittizia in Austria, trecompletamente sconosciute al fisco, un'associazione sportivadilettantistica alla quale e' stato disconosciuto il regimecontabile agevolato, tutte riconducibili ad un notoimprenditore del coneglianese operante nel settore dellesponsorizzazioni delle gare di rally. Le aziende, anche seemettevano puntualmente le fatture a fronte di quanto previstonei contratti di sponsorizzazione, omettevano poi scientementela presentazione della dichiarazione dei redditi. In particolare, i militari della dipendente compagnia diConegliano, oltre alla mancata dichiarazione dei ricavi peroltre 20 milioni di euro, il recupero di costi non documentatiper 2,4 milioni di euro ed un'Iva dovuta per 4,4 milioni dieuro, sono riusciti a ricostruire un giro di fatture peroperazioni inesistenti pari a circa 10 milioni di euro con ilcoinvolgimento di un centinaio di aziende operanti in tutto ilNord Italia. Sistema evasivo, quello della falsa fatturazionesulle sponsorizzazioni, che, nel caso specifico, si basavasulla restituzione di denaro contante pari al 50%dell'imponibile indicato in fattura. Questo era il principalemotivo che invogliava i clienti ad "affezionarsi" a tale formadi pubblicita', tanto da seguire negli anni le varie societa'succedutesi, sebbene queste cambiassero denominazione, sede edamministratore. Il sistema, ben oliato nel tempo, accontentavaentrambi le parti: il cliente otteneva liquidita' occulta didenaro contante ed il fornitore conseguiva i finanziamentinecessari, altrimenti irraggiungibili, per svolgere lemanifestazioni in tutto il mondo ed ottenere il proprioprofitto. L'azione dei finanzieri, svolta con approcciotrasversale nei confronti delle attivita' individuate, hacondotto, oltre alla scoperta della rilevante evasione fiscale,alla segnalazione all'Autorita' Giudiziaria dell'amministratoredelle societa' verificate per i reati di infedele e omessadichiarazione, occultamento dei documenti contabili edemissione di fatture false, nonche' di tutti i 90amministratori delle societa' che hanno utilizzato le fatture.Infine un mirata analisi dei flussi finanziari rilevati sututti i conti correnti analizzati, eseguita nell'ambitodell'attivita' di contrasto al fenomeno del riciclaggio, hapermesso di contestare anche la mancata segnalazione dioperazione sospette, per circa 1.000.000 di euro, a carico diun importante istituto di credito. (AGI)