(AGI) ? Cosenza, 12 mag. - Associazione per delinquere di tipomafioso, estorsione aggravata, associazione finalizzata altraffico di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegaledi armi. Queste le accuse formulate a vario titolo a caricodelle 13 persone (un fermo era stato eseguito ieri ed unapersona e' irreperibile) fermate stamane dai carabinieri delReparto Operativo del Comando provinciale di Cosenza neiconfronti di presunti elementi della criminalita' organizzatacosentina e in particolare, della cosca di 'ndrangheta dei"Rango-zingari". I provvedimenti sono stati emessi sulla scortadelle indagini coordinate dalla Procura antimafia di Catanzaroe avrebbero consentito di delineare gli assetti del clan el'attivita' della coscache aveva un'ampia disponibilita' diarmi a conferma del ruolo egemone esercitato sul territorio incui opera tanto ida gestire in regime di assoluto monopolio iltraffico di sostanze stupefacenti nell'area del cosentino.Oltre ai 13 fermati, risultano indagate altre 5 persone, gia'detenute. Tra i fermati figurano un imprenditore edile assuntoal ruolo di referente della cosca ed alcuni pregiudicati gia'tratti in arresto poiche' ritenuti responsabili degli attiintimidatori effettuati contro gli amministratori comunali diMarano Marchesato (CS). Da intercettazioni ambientali, imilitari hanno anche appreso che alcuni elementi del clanstavano per effettuare un attentato ai danni di una caserma deiCarabinieri di Cosenza. I particolari dell'operazione,denominata "Doomsday" (giorno del giudizio) sono stati resinoti nel corso di una conferenza stampa . E' stato AntonioIntrieri, 52 anni, a pronunciare una frase in cui si ipotizzavaun attentato ai danni di una caserma dell'Arma. Minaccia chegli inquirenti non sottovalutano. Intrieri e' stato fermatoieri sera, perche', anche se sorvegliato speciale e con obbligodi soggiorno a Rende, era in giro a Cosenza su un'autosottoposta a sequestro e insieme ad un pregiudicato. L'uomo, lecui tre figlie sono legate sentimentalmente a membri dellacosca dei Rango-zingari, sarebbe, insieme ai fratelli Cosimo eLeonardo Bevilacqua, reggenti della cosca dopo gli arresti deimesi scorsi, tra le figure di vertice del gruppo criminale,nonche' la persona che raccoglieva il pizzo tra gliimprenditori edili dell'hinterland cosentino. I fermati sonoLeonardo Bevilacqua, 34 anni, Cosimo Bevilacqua, 50 anni,Danilo Bevilacqua, 24 anni, Simone Santoro, 34 anni, DomenicoMignolo, 28 anni, Francesco Vivacqua, 29 anni, Alberto Ruffolo,26 anni, Francesco Ciancio, 24 anni, Gianluca Cinelli, 29 anni,Gianluca Barone, 42 anni, e Mario Mignolo, 25 anni. Unatredicesima persona e' al momento ricercata. .