(AGI) - Roma, 8 mag. - Ci sono due testimoni oculari, inparticolare un'avvocatessa calabrese che lavora a Roma, prontia spiegare al pm Roberto Felici che Riccardo Patrignani, il34enne medico specializzando che ha perso la vita un mese fa alMuro Torto in un incidente stradale, non ha affatto tamponatoun furgone della Hertz, come cosi' ricostruito dalla poliziamunicipale, ma, al contrario, e' stato disarcionato dal mezzoall'altezza di via del Galoppatoio mentre era in sella a unoscooter Kymco. La versione dei due testimoni, usciti alloscoperto dopo l'appello lanciato nei giorni scorsi dalgiornalista Carlo Patrignani, il papa' della vittima, e' statainserita in una memoria che l'avvocato Giuseppe Ioppolo hamesso a disposizione del magistrato, titolare del procedimentoper omicidio colposo a carico del conducente del furgone. L'auspicio della famiglia Patrignani e' che il pm possaconvocare al piu' presto i due testimoni e acquisire ognielemento utile per definire l'esatta dinamica dei fatti. Ma ilpadre dello scooterista spera anche che il magistrato riesca aidentificare la persona (si parla di un uomo distinto a bordodi una Fiat 500 passata subito dopo il terribile impatto tra idue veicoli) che ha provveduto con il suo telefonino adavvertire il 118 e a richiedere soccorsi urgenti. Riccardo,trasportato subito all'Umberto I per essere sottoposto aintervento chirurgico, e' poi deceduto per un'emorragia alpolmone destro. Secondo il medico legale, il lato destro delsuo corpo sarebbe stato investito da un unico corpocontundente, compatibile con il furgone che immettendosi sulMuro Torto ha di fatto tagliato la strada allo scooterista, chepure procedeva a velocita' contenuta sulla corsia di sinistra.(AGI).