(AGI) - Milano, 22 apr. - Una banda di professionisti, beneinformata sugli obiettivi da colpire e dotata di armi e mezzi,tra le cui fila si nascondevano anche due appuntati dellaGuardia di Finanza: ecco l'identikit che emerge dopo lenotifiche di custodia cautelare eseguite stamattina daicarabinieri della compagnia Duomo a carico di 9 persone. Leindagini che hanno condotto i militari a sgominare la banda e asmascherare i due finanzieri 'infedeli' iniziano dopo un doppiocolpo messo a segno a Milano il 28 marzo dello scorso anno:quella mattina un gruppo di finanzieri bussa alla porta diRoberta Tadini, 55 anni, residente in via Tolentino, simulandouna perquisizione. Ma una volta dentro gli uomini si rivelanoper quello che sono: un pugno di rapinatori armati cheterrorizzano la signora, la costringono a consegnare denaro egioielli, e poi si fanno accompagnare in via Vincenzo Monti, acasa della sorella, dove il copione si ripete identico per unbottino complessivo di oltre 200mila euro. - I rilievi deicarabinieri pero' mostrano un'impronta digitale appartenente aSanto Caracausi, un pregiudicato di origine siciliana che vienesubito arrestato. Da qui in poi i carabinieri iniziano aindagare sulla gang dei falsi finanzieri, finche' nell'ottobrescorso scoprono che almeno uno degli uomini e' davvero unappuntato della Guardia di Finanza: la gang tenta un colpo aValenza presso la ditta "Batazzi Metalli Preziosi", ma lapresenza di telecamere ovunque dissuade i malviventi. Imilitari iniziano a ricostruire l'organigramma finche', neancheuna settimana dopo, la banda ci riprova a Dalmine, dove quattrodei criminali vengono arrestati in flagranza di reato, e uno diloro si rivela essere Salvatore Carabbino, 44 anni, in serviziopresso la Guardia di Finanza di Como. La Guardia di Finanzainizia subito a collaborare con i carabinieri. Ulterioriindagini hanno permesso stamattina di smantellaredefinitivamente la gang con altri cinque arresti, tra cui anchel'appuntato Antonio Montesardi, 41 anni, anche lui in servizioa Como. Gli altri arrestati tra oggi e l'ottobre scorso sonotutti pregiudicati: Carmelo e Davide Licari, padre e figlio, 68e 47 anni, Alfonso e Gerlando Padacqua, 50 e 22 anni, anch'essipadre e figlio, e poi Maurizio Giordano, 51 anni, GiuseppeGesti, 51 anni, e Giuseppe Andolina, 44 anni. Ognuno deibanditi aveva un ruolo preciso, dalla logistica alla raccoltainformazioni fino al gruppo operativo. I due appuntati infedelisono stati sospesi dal servizio. (AGI)