(AGI) - Benevento, 10 feb. - Mafia e camorra, intressicongiunti e spartizione di Roma. Questo lo scenario ipotizzatodagli inquirenti che oggi hanno arrestato 61 esponenti del clancamorristico facente capo al boss detenuto Domenico Pagnozzi.Parlando del rapporto con Carminati, il procuratore aggiunto diRoma, Michele Prestipino spiega che "si tratta di personaggiche si conoscono, non dal punto di vista personale, e sirispettano con un riconoscimento di ruoli tra capi ci gruppiche operano sullo stesso territorio", ha affermato ilprocuratore parlando dei rapporti tra il gruppo camorristicosgominato dai carabinieri nella capitale e il sodaliziocapeggiato dall'ex Nar, Massimo Carminati. "Non c'e' un tavolodi regia - ha aggiunto Prestipino - ma dalle intercettazioni sicapisce che c'e' contezza dell'altro e ognuno sa dell'esistenzadell'altro gruppo". Intanto si viene a spaere che c'e' ancheun'azienda per la distribuzione del gas tra i beni sequestratidai carabinieri di Roma a Domenico Pagnozzi e alle altre 60persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare incarcere che ha smantellato un'organizzazione attiva a Roma.l'azienda e' la "Premier Energy Roma srl", con sede aMontesarchio, in provincia di Benevento e uffici a Roma,riconducibile ad Annamaria Rame, moglie di Domenico Pagnozzi,che non risulta tra i destinatari del provvedimentorestrittivo. Ma sul conto della donna pende un'altra richiestadi arresto, formulata sei mesi fa da pm della Dda di Napolinell'ambito di una complessa inchiesta su un riciclaggiointernazionale di denaro che coinvolgeva anche un istituto dicredito libanese. Il gip di Napoli rigetto' la richiesta dicustodia cautelare e i pm hanno fatto ricorso al tribunale delRiesame che venerdi' scorso, durante l'udienza, si e' riservatouna decisione in merito. Secondo la procura partenopea,Annamaria Rame avrebbe assunto il ruolo di reggente del clanPagnozzi, dopo che il marito Domenico due anni fa era statoristretto in regime di 41 bis. .