(AGI) - Lamezia Terme (Catanzaro), 26 gen. - Entro domani sara'completata l'autopsia sui resti di Domenico Maria Gigliotti, ilquarantunenne ucciso e bruciato ieri davanti alla sua casa diLamezia Terme (Catanzaro). I Carabinieri della localeCompagnia, che conducono le indagini, hanno notificato inqueste ore i provvedimenti necessari per procedere agli esamiche serviranno anche per stabilire la dinamica esatta dellamorte dell'uomo. Dal punto di vista investigativo, invece, leindagini proseguono con alcuni punti fermi. Il primo e' dettatoproprio dalle modalita' di esecuzione. L'avere bruciato ilcorpo e' un segnale inequivocabile e la firma, pertanto, appareessere quella della 'ndrangheta. Ma Gigliotti, puntualizzanogli inquirenti, non era direttamente collegato alle coschelametine e le indagini in cui era rimasto coinvolto non avevanofatto emergere un ruolo di rilievo. Per questo si tende adescludere l'ipotesi di un delitto maturato in una guerra dimafia. I Carabinieri hanno anche sentito la moglie della vittima,Rosa Curcio, titolare dell'agenzia di viaggi che tempo fa erastata al centro di un'altra inchiesta della Guardia di Finanzaper alcune truffe ai clienti. L'obiettivo degli inquirenti eraquello di ricostruire rapporti e frequentazioni dell'uomo,quindi eventuali scontri avvenuti magari negli ultimi tempi. Ladonna e' sconvolta: e' stata lei a scoprire l'auto con il corpodel marito in fiamme e a lanciare l'allarme. I Carabinierihanno comunque voluto sentire anche altri parenti e amici diGigliotti e stanno ora unendo una serie di elementi pertracciare un quadro piu' chiaro dell'omicidio. Resta, infine,il dubbio sul numero di persone che hanno composto il commandodi morte, dal momento che l'agguato e' stato compiutosicuramente da professionisti e da piu' persone. Anche inquesto caso gli esami autoptici potrebbero fornire elementi inpiu' rispetto alle eventuali armi utilizzate. (AGI)