(AGI) - Napoli, 21 gen. - Dieci indagati sono in carcere mentreper altri 14 il gip ha concesso il beneficio dei domiciliari.L'indagine, durata piu' di due anni, si e' avvalsa anche diintercettazioni telefoniche ambientali nonche' di video,eseguiti anche all'interno dell'azienda ospedaliera, oltreche'di acquisizione di documenti e testimonianze. Ed e' emersa "lapiena operativita'" sottolinea una nota della Procura, deiCasalesi, gruppo Zagaria, una fazione attiva nel territorio diCasapesenna, che ha creato una rete di connivenze e collusionetra pubblica amministrazione, politica e imprenditoriaattraverso la quale la cosca gestiva "regime di monopolioassoluto" appalti e affidamenti diretti di lavori all'internodell'ospedale casertano. E in questa costruzione di sistema,per gli inquirenti e' stato centrale il ruolo di ElviraZagaria, sorella del boss Michele, ex primula rossa che dopol'arresto di tutti i componenti maschi della famiglia e lamorte del marito Francesco, negli ultimi due anni ha gestitoingenti capitali delle attivita' del clan. E' questo il gruppocriminale disarticolato dagli uomini della Dia di Napoli e natonel 2006 quando Francesco Zagaria, marito di Elvira e cognatodell'allora latitante Michele, trova una sponda politica nelsegretario regionale dell'Udeur e riesce a far nominare un suouomo di fiducia direttore generale del Sant'Anna e SanSebastiano, Luigi Annunziata, deceduto di recente. In questo modo Francesco Zagaria assume il controllodell'assegnazione dei lavori all'interno del nosocomio e da'vita a un cartello di imprese legato alla cosca ancora oggiattivo. Dopo l'implosione dell'Udeur, nel 2008, i Zagariacercarono una copertura politica nel Pdl attraverso NicolaCosentino, per gli inquirenti loro referente politico fino alsuo arresto nel marzo 2013. Coinvolti anche un consigliereprovinciale di Forza Italia, Antonio Magliulo e un exconsigliere regionale, Angelo Polverino, gia' coinvolto inaltre inchieste sulle infiltrazioni dei Casalesi negli appaltidell'Asl casertana, entrambi destinatari di misura cautelare,cosi' come Elvira Zagaria. Tra gli appalti nel mirino deimagistrati, quello della tinteggiatura per 450mila euro; quelloper la manutenzione da 150mila euro; quella per la gestionedegli ascensori per oltre 1 milione di euro; affidamenti dilavori per oltre 3 milioni di euro; e la gestione del bar emacchinette distributrici di bevande e alimenti. Leperquisizioni hanno interessato 11 indagati e hanno portatosequestro beni per oltre 12 milioni di euro, tra cui 12immobili, 11 terreni, un box auto, tre vetture e diverse quotesocietarie. (AGI).