(AGI) - Roma, 21 gen. - La vicenda legata al contenziosofiscale che da anni vede contrapposti Diego Armando Maradona el'erario per il saldo di un debito tributario pari a quasi 40milioni di euro finisce adesso all'attenzione di un giudicepenale. Il gup del tribunale di Roma Chiara Giammarco, infatti,deve decidere il 18 marzo prossimo se rinviare a giudizio perdiffamazione l'ex calciatore del Napoli accusato dalla procuradi aver offeso con una serie di dichiarazioni rese tra ilmaggio e il giugno del 2012 la reputazione di Equitalia e delsuo presidente dell'epoca Attilio Befera. Al 'Pibe de Oro', inparticolare, il pm Nicola Maiorano ha contestato di aver dettoripetutamente (tra interventi pubblici e interviste a organi distampa) "di essere vittima di una strumentale persecuzione daparte di Equitalia sulla base di documentazione falsa e diprocedure irregolari che lo aveva portato vicino a gestiirreparabili, come accaduto ad altre persone". Dichiarazioniche l'ex numero 10 partenopeo fece direttamente o tramite ilsuo difensore, l'avvocato Angelo Pisani, per il quale e' statochiesto il giudizio per lo stesso reato. Equitalia, attraversogli avvocati Emilio Ricci e Antonella Follieri, si costituira'parte civile ritenendosi vittima di "un'ampia e denigratoriacampagna di stampa" che l'ha rappresentata come "un Enteingiusto, prevaricatore e volto a esasperare le difficolta'economiche dei contribuenti meno abbienti, definiti vittime delsistema fino a essere condotti al suicidio". Le parole diMaradona, secondo i legali di Equitalia, sono apparse lesivedella reputazione oltre che indimostrate e gratuite, per "averalimentato anche quel clima di aggressione che si e' creatoattorno all'Ente culminato con una serie di gravi attentati aidanni della dirigenza e del personale". (AGI)