(AGI) - Caserta, 19 nov. - Dopo quasi cinque ore di camera diconsiglio, il collegio della seconda Corte d'Assise deltribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da MariaAlaia, ha condannato Giuseppe Setola, Alessandro Cirillo,Francesco Cirillo, Massimo Napolano e Giovanni Letiziaall'ergastolo e 6 mesi di isolamento diurno, Metello di Bona a43 anni e Luigi Tartarone a 13 anni e 6 mesi per l'omicidiodell'imprenditore Domenico Noviello avvenuto a Castel Volturnoil 16 maggio del 2008. Tutti gli imputati sono stato interdettidalla patria potesta', tranne Di Bona e Tartarona che e'temporanea alla durata della condanna. "Sono soddisfatto",questo il commento del pm Alessandro Milita a margine dellalettura del dispositivo del processo Noviello.
La Corted'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha inflittocondanne dure ai 7 imputati dell'omicidio di Domenico Novielloanche sul fronte del risarcimento danni. In particolare, hacondannato in solido tutti gli imputati a risarcire danni nonpatrimoniali ad ognuno dei cinque familiari costituiti partecivile pari a somme dai 420mila ai 470mila euro. Per quantoriguarda i danni patrimoniali, invece, verranno quantificati insede civile riconoscendo una provvisionale che i condannatidovranno pagare dai 30 ai 50mila euro. I condannati dovrannorisarcire in solido anche per danni patrimoniali il Viminaleper quasi in milione di euro. Il risarcimento di 300mila euroe' stato riconosciuto al comitato don Peppe Diana costituitosiparte civile. Mentre altri risarcimenti non patrimoniali pari a50mila euro sono stati riconosciuti alla Regione Campania,comune di Castel Volturno, Fai e il coordinamento napoletanoassociazione antiracket. Il deposito delle motivazioni avverra'entro 90 giorni. Domenico Noviello fu ammazzato il 16 maggiodel 2008 dopo aver denunciato nel 2001 le estorsioni subitepresso la sua autoscuola da parte del clan.
Camorra: figli imprenditore Noviello, giustizia e' statafatta
Lacrime e abbracci alla lettura della sentenza tra i quattrofigli dell'imprenditore Domenico Noviello. "Ce l'abbiamo fatta- sussurra Mimma Noviello in lacrime - e' sentenza giusta".Lacrime anche per l'altro figlio, il maggiore, Massimiliano:"Dopo gli ultimi avvenimenti e gli show di Setola non miaspettavo queste condanne - dice - eravamo sfiduciati. E' statauna sentenza oltre le aspettative. Se mio padre non avessedenunciato sarebbe morto di rabbia. Invito tutti gli altriimprenditori a denunciare perche' oggi le cose sono cambiate,non si e' piu' soli come lo siamo stati noi nel 2001".