(AGI) - Roma, 16 nov. - "Avevamo chiesto poche norme ma chiare,capaci di garantire sia gli operatori di polizia sia icittadini. Se il nuovo regolamento entrera' in vigore cosi'com'e', ci ritroveremo invece una congerie di norme che diconotutto e il contrario di tutto senza garantire nessuno". GianniTonelli, segretario generale del Sindacato autonomo di polizia(Sap) boccia senza mezzi termini le nuove regole di ingaggiopensate dal Viminale e illustrate pochi giorni fa ai sindacatidi categoria. "Sembrano - spiega Tonelli - norme create atavolino per non esporre a critiche chi le ha concepite ma che,di fatto, mandano al macello gli operatori di polizia senzatutelarne l'incolumita' e individuando responsabilita' a lorocarico in qualunque modo intervengano". Il 'manuale' (una quindicina di schede con 'principi eistruzioni operative per il personale della Polizia di Statosull'uso legittimo della forza e dei mezzi di coazione fisica')era "uno strumento da noi agognato e ripetutamente chiesto -sottolinea il segretario generale del Sap - per improntare aduna trasparenza ancora maggiore il rapporto tra le forzedell'ordine e i cittadini. Ma invece di poche regole, disemplice interpretazione, rischiamo di ritrovarcene centinaia,elastiche, imprecise, in contrasto tra di loro e, quel che e'peggio, intrise di pregiudizio nei nostri confronti. Tanto dasuggerirci il sospetto che l'input arrivato dai vertici abbiavoluto assecondare o, almeno, non irritare certi ambientisolitamente molto aggressivi nei nostri confronti e anchemediaticamente molto forti". Il paradosso, denuncia Tonelli,"e' evidente: oggi come oggi, l'uso delle armi o di altri mezzidi coazione fisica da parte di un pubblico ufficiale e'disciplinato da un solo articolo del codice penale, il numero53, e motivato dalla 'necessita' di respingere una violenza odi vincere una resistenza'. Con il nuovo Regolamento tuttopromette di diventare molto piu' confuso". Le incongruenze, secondo il segretario generale del Sap,"non si contano: come si puo' pretendere che chi e' costretto afar uso dello sfollagente colpisca solo gambe e bracciaevitando polsi, gomiti e ginocchi? Che senso ha prevedere chel'uso della forza sia sempre 'proporzionato' all'offesa? Comesi puo' chiedere che l'operatore 'congeli' la situazione inattesa del 118 in presenza magari di un soggetto ubriaco, sottol'effetto di droghe, o con le allucinazioni, che rischia difare del male agli altri o a se stesso? Gli esempi potrebberocontinuare. Quello che e' certo e', anche per rispetto dei6mila poliziotti costretti in un anno a ricorrere al prontosoccorso, quando a meta' settimana torneremo a vedere il nostrovice capo Marangoni, gli esporremo tutta la nostra contrarieta'al progetto. Sappiamo di non avere potere di veto - concludeTonelli - ma almeno proporremo una consultazione ai nostriiscritti". (AGI).